Al campionato dell’ipocrisia stravince Enrico Letta

Enrico Letta è imbattibile al campionato dell’ipocrisia. È il più bravo di tutti. È passato dall’avviso ai Cinquestelle (“se non date la fiducia a Draghi si vota”) all’auspicio del loro ritorno a Canossa. Una faccia tosta inarrivabile dopo tutto quello che è accaduto in questi giorni a causa del suo stravagante alleato di campo largo…
Il segretario del Pd vuole ridare vita alla stessa maggioranza di prima della “non fiducia” al premier, la nuova formula escogitata dopo le bizze di Conte e compagnia. Qualcuno dovrebbe spiegargli che non è davvero possibile.

L’ipocrisia di Letta
È ipocrisia, quella di Letta, perché fondata su bugie a raffica. La prima l’abbiamo già vista.
Poi, auspicare la stessa maggioranza di unità nazionale è un giochino verboso e molto politichese che non convince nessuno, a partire da Draghi, che l’ha giudicata finita davanti ai suoi ministri. Lo ha messo persino a verbale prima di recarsi al Quirinale per le dimissioni “congelate” da Mattarella.
Ma i Cinquestelle non li vuole neppure il centrodestra di governo, oltre a renziani e calendiani…
Però Letta ci prova lo stesso e qui c’è la terza ipocrisia. Perché in realtà mentre promette fedeltà a Draghi, il segretario del Pd non vuole correre in realtà il rischio di trovarsi in minoranza, senza i pentastellati, in un governo in cui stavolta i numeri penderebbero dalla parte di Lega e Forza Italia.
Bugie a raffica
E poi, altra ipocrisia, ogni giorno Letta e i suoi spingono sull’acceleratore per mandare Salvini fuori dalla maggioranza e ora ce lo vogliono? Ma chi vuole prendere in giro il segretario del Pd?
Ieri si è permesso pure il lusso di sfottere, mandando in avanscoperta il suo fedelissimo Enrico Borghi, che ha rimproverato a Salvini e Berlusconi di essere “alleati strutturali con chi fa ogni giorno l’opposizione a Draghi”. Borghi sta al Copasir, ha per caso sguinzagliato le spie per scoprire che il centrodestra comprende Fratelli d’Italia?