Israele comunica di aver ucciso i capi di Hamas responsabili dei feroci massacri del 7 ottobre

carri israeliani

I soldati israeliani comunicano: uccisi i comandanti del battaglione di Hamas autori del massacro nel kibbutz Beeri, uno degli attacchi più sanguinosi dello scorso 7 ottobre. Lo riferiscono le Idf (le forze di difesa israeliane) e lo Shin Bet spiegando che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, uccisi in un attacco aereo ieri sera nella Striscia di Gaza. La nota aggiunge che Siraj in precedenza era comandante della compagnia militare Nukhba di Hamas ed era anche coinvolto nella produzione di razzi. Il battaglione Nuseirat compì il massacro nel Kibbutz Be’eri e in altre comunità israeliane di confine il 7 ottobre. Lo stesso battaglione lanciò anche missili anticarro e droni contro le truppe israeliane a Gaza negli ultimi mesi.

Blinken in Turchia incontra Erdogan

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha intanto incontrato ieri a Istanbul il presidente turco Recep Tayyip, con la guerra tra Israele e Hamas a Gaza in cima all’agenda. Blinken era in Turchia in vista del suo quarto tour in Medio Oriente in tre mesi. Ha anche incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Il ministro turco ha trasmesso a Blinken l’appello di Ankara per un “cessate il fuoco immediato” a Gaza e per continuare a fornire aiuti umanitari alla Striscia assediata, riferisce l’agenzia di stampa statale Anadolu. Le azioni di Israele rappresentano una “minaccia” per la regione e le discussioni sulla soluzione dei due Stati dovrebbero riprendere, dice Fidan a Blinken.

Oltre a Gaza, i due hanno discusso dei passi finali per completare la ratifica di Ankara della candidatura della Svezia alla Nato e della prevista vendita di caccia F-16 alla Turchia da parte degli Usa. Per Fidan la Turchia si aspetta che il processo di acquisto degli F16 si concluda prima che il suo parlamento possa votare definitivamente sulla candidatura svedese alla Nato. Il Senato degli americano deve ancora approvare la vendita.

Oltre 60 razzi lanciati da Hezbollah contro i civili israeliani

Sono stati oltre 60 i razzi lanciati da Hezbollah contro il nord di Israele, sui civili, che, nel rivendicare l’azione, l’ha definita la “risposta iniziale” all’uccisione nei giorni scorsi del numero 2 di Hamas, Saleh al Arouri, in un raid a Beirut attribuito allo Stato ebraico. “Alle 8.15 abbiamo sparato 62 razzi contro la base israeliana di Meron”, ha detto Hezbollah in una nota, all’indomani dell’avvertimento lanciato dal suo leader, Hassan Nasrallah, secondo cui l’assassinio di al Arouri “non resterà senza risposta”. Il Partito di Dio sostiene anche che l’attacco abbia provocato anche feriti e definisce la base colpita “l’unico centro di intelligence, vigilanza e controllo aereo nel nord dell’entità usurpatrice”.