Istituzioni, basta post autocelebrativi, ascoltate il popolo

istituzioni zingaretti

Le istituzioni hanno subìto una profonda mutazione involutiva. E ce ne stiamo rendendo conto in questo periodo di Covid. E in questo diffondersi esponenziale dell’uso dei social. Dal governo, alle regioni, ai comuni, tutti pensano esclusivamente ad autocelebrarsi, ad autoincensarsi, anziché ascoltare le richieste e i problemi reali dei cittadini. Lo abbiamo notato nelle ultime settimane. Tutti, da Conte a Zingaretti alla Raggi, scrivono solo quanto sono stati bravi e capaci a prendere questo o quel provvedimento. Mentre i giornali, le opposizioni, le associazioni, cercano di fare presente i problemi delle categirie e dellla popolazione, loro pensano solo a dire quello che di bene stanno facendo.

Istituzioni concentrate su loro stessa anziché sul popolo

E’ un fenomeno relativamente nuovo. Perché è vero, anche prima la propaganda era diffusa, ci pensavano gli uffici stampa, ma mai come in questo periodo il fenomeno si è accentuato, frutto del combinato disposto tra emergenza Covid e rivendicazioni da parte della nazione. A una richiesta di aiuto franca e pressante, da parte dei cittadini, le istituzioni replicano dicendo di aver fatto una serie di cose e sostenendo di essere comunque nel giusto. La dinamica è molto preoccupante, e veramente non si sa dove possa condurci. Se si chiede come mai non arrivano le casse integrazioni e i buoni-spesa, la Raggi risponde che ha tolto i sampietrini dal centro storico.

La casta non legge neanche i commenti negativi alle sue vanterie

Se si chiede come mai nei parchi c’è l’erba alta, lei risponde dicendo che sta asfaltando alcune strade. Se a Zingaretti si chiede perché non arrivino le mascherine, lui la prende come un’accusa personale e vanta magari l’eccellenza dello Spallanzani, che tra l’altro non è certo merito suo se è ancora aperto. Quando è proprio in grande difficoltà, se la prende con chi manifesta contro di loro nelle piazza e con chi insulta il capo dello Stato. Conte fa lo stesso, anche se è stato costretto ad ammettere dalle evidenze che ci sono stati buchi nell’azione di governo ma che è colpa della “burocrazia”, questo moloch che non si può distruggere. Ma se c’è qualcuno che lo può distruggere è proprio un governo degno di questo nome.

Infine, da notare che nei commenti sotto ai post autoesaltanti delle istituzioni, sono più quelli critici che quelli approvativi. Ma non rispondono, perché forse neanche li leggono.