Italia alla canna del gas (russo): ringraziate i “gretini”. Ceccardi: «Senza energia anche a causa loro»

“La guerra in Ucraina ha fatto emergere molte criticità che purtroppo già erano presenti all’interno dell’Ue e che ora dobbiamo affrontare a viso aperto. Finalmente, ma ci è voluta una guerra perché tutti se ne rendessero conto, si ricomincia a parlare di autonomia e sovranità”. Lo ha detto Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, intervenendo a un incontro, a Firenze, promosso dal Dipartimento per le Politiche Europee e legato alla Conferenza sul Futuro dell’Europa.
“Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, ci siamo messi nelle mani della Russia, oltre che di Algeria, Qatar o Libia. Solo ora tutti hanno scoperto quello che come Lega sosteniamo da anni, anche al Parlamento europeo, e cioè che non possiamo permetterci di essere dipendenti da Paesi terzi, e questo vale non solo per l’energia, ma anche per il settore agroalimentare. L’unica via è riacquisire l’autonomia perduta”.

“I costi delle importazioni, aggravati i rincari delle materie prime -ha proseguito Ceccardi- impongono un drastico ripensamento della nostra filiera produttiva. In questi anni l’Ue avrebbe dovuto investire direttamente sulla produzione, e meno sugli strumenti che alla produzione sono connessi come Farm to Fork. Altro errore è stato avere un approccio ideologico su temi legati all’ambiente. E non si tratta di essere d’accordo o meno sui principi del Green Deal e della transizione energetica. Il punto -ha concluso Ceccardi- è capire che questi processi di cambiamento devono avvenire con gradualità e concretezza, altrimenti producono terremoti che non siamo in grado di sostenere a livello economico e geopolitico”.
In migliaia si sono dati appuntamento con mucche e trattori al seguito per denunciare che se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non bastano neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dell’energia che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole e mette a rischio coltivazioni e stalle, ma anche gli approvvigionamenti alimentari dei cittadini. L’iniziativa è della Coldiretti che ha scelto Potenza per la mobilitazione in occasione del Consiglio dei Ministri europei Agricoltura e Pesca a Bruxelles che dovrà discutere del piano anticrisi e degli interventi straordinari dalla Commissione Ue per affrontare l’emergenza Ucraina.