Italia Viva, Bonetti e Marattin usano il “metodo Calenda” contro la nomina di Paita con il “tweet” del giorno dopo…

“Alla fine dell’Assemblea” di ieri, “quando non era più possibile intervenire”, Renzi “ha comunicato la nomina di un coordinatore nazionale, Raffaella Paita” che ha creato “una situazione strana: gli iscritti possono scegliere il coordinatore comunale, provinciale e regionale. Ma non quello nazionale. Che, prima ancora di ogni modifica statutaria che istituisca quel ruolo (ora non presente), viene nominato senza discussione né informazione preventiva”. Strano attacco, all’indomani dell’asssise di Italia Viva, di Elena Bonetti e Luigi Marattin che chiedono di ridiscuterne a ottobre, momento dei congressi locali, si proceda ad un voto. Usando il metodo Calenda: muti nelle sedi politiche, loquaci e attivi solo sui social, gli “eroici” Bonetti e Marattin sparano tweet al veleno.
La coppia Bonetti Marattin denuncia quindi l’irritualità della nomina di Paita, pur spendendo per la collega parole di stima e assicurando di non essere nelle loro intenzioni il «fare neanche un briciolo di polemica o mostrare segni di sfiducia». «Si è venuta però a creare – osservano – una situazione strana: gli iscritti di Italia Viva, all’interno di una competizione libera e democratica, sono considerati meritevoli di poter scegliere il coordinatore comunale, quello provinciale e quello regionale. Ma non quello nazionale».

Italia Viva: Stupiti che intervengano su Twitter il giorno dopo l’assemblea
La replica dell’ufficio stampa di Italia viva non si fa attendere. “Stupisce che si faccia un’assemblea per lunghe ore e due autorevoli dirigenti nazionali non intervengano nel merito di un dibattito che ha toccato molti temi come le tasse, la demografia, l’Europa, la sicurezza. Sarebbe stato prezioso ascoltare dal vivo le considerazioni di Luigi e Elena su questi punti anziché limitarsi a leggere un tweet su questioni formali il giorno dopo”. Così una nota dell’ufficio stampa Italia Viva che replica a Elena Bonetti e a Luigi Marattin. Continua: “Peccato. Nel merito la proposta di accelerare il congresso – che anche altri hanno fatto nel corso del dibattito di ieri – sarà molto volentieri discussa dalla commissione per il regolamento congressuale di cui Marattin e Bonetti saranno formalmente invitati a far parte. Come concordato ieri ogni decisione sul congresso dovrà passare per il regolamento congressuale da approvarsi nella prossima assemblea nazionale.
“Quanto alla nomina di Lella Paita – prosegue la nota – rientra nei poteri statutari organizzativi e politici del Presidente e non necessita di alcuna comunicazione formale. Chi vuole cambiare lo Statuto può farlo in qualsiasi assemblea ed è il benvenuto. Per chi ama la democrazia interna sempre meglio fare proposte o critiche durante l’assemblea che aprire discussioni il giorno dopo su Twitter anche per rispetto ai tanti militanti che hanno fatto a proprie spese centinaia di chilometri per fare una bellissima discussione a viso aperto in assemblea”.