Italia Viva si organizza a Roma. Con la mossa del cavallo la Raggi resterà in sella?

Italia Viva si organizza anche a Roma e nel Lazio.  Dopo il passaggio della consigliera regionale Marietta Tidei dalle truppe del PD a quelle renziane. E anche dell’ex AN e Lega Enrico Cavallari. Che avrebbe dichiarato il suo nuovo amore per il Matteo del centrosinistra. I due consiglieri per ora resteranno nel gruppo misto, perché per costituire il gruppo alla Pisana servono almeno tre rappresentanti eletti. Ci starebbe pensando anche la dem Valentina Grippo, che però ad oggi non si è ancora decisa al grande passo. Sarebbe una scelta impegnativa per me, ha dichiarato la Grippo. Perché ho iniziato a fare politica con il PD. Ma ci sto riflettendo. E analoghi movimenti si registrano anche in Campidoglio. Dove il fedelissimo deputato renziano Enzo Giachetti sta manovrando per acquisire altre truppe. Nello specifico, almeno uno degli eletti del Partito Democratico. Che consentirebbe a Renzi di creare il suo gruppo anche in comune. In questo caso gli occhi sarebbero puntati su Orlando Corsetti, già presidente del Municipio centro storico. Definito il più renziano in una squadra di zingarettiani. Insomma le grandi manovre di Italia Viva a Roma e nel Lazio sono partite. Anche con le recenti nomine dei coordinatori municipali. E gli addetti ai lavori raccontano di uno Zingaretti  sempre più furioso. La mossa del cavallo sta iniziando a funzionare?

https://roma.corriere.it/notizie/politica/19_settembre_19/scissione-pd-italia-viva-comune-ipotesi-nuovo-gruppo-giachetti-5601e25c-da3a-11e9-a5d9-ff444289a2e0.shtml

Renzi presenta la sua ‘Mossa del cavallo’ a Roma ai Granai. Sarà scacco matto per Raggi e Zingaretti?

Matteo Renzi ha presentato il suo libro La mossa del cavallo a Roma al centro commerciale I Granai. Parlando di cultura e citando Churcill. Sostenendo che il rilancio dell’Italia parte proprio da lì.  Mettendoci idee e risorse come fece l’Inghilterra nel secondo dopoguerra. Perché non siamo una potenza demografica, ha continuato il leader di Italia Viva. Ma rappresentiamo il mondo in termini di patrimonio artistico e ambientale. E per la qualità della ricerca e delle nostre Università. Una sfida a tutto campo quindi, ma non sembra proprio casuale che per questa kermesse sia stata scelta Roma. Dove Renzi vuole radicarsi. A spese del Partito Democratico e mettendo in discussione l’accordo di Zingaretti con i Cinque Stelle. Anche per questo il segretario del PD viene descritto come molto irritato da queste ultime mosse del suo alleato di governo. Mentre in campo grillino per ora tutto tace. Ma con il voto nella capitale che si avvicina per la Raggi la presenza di Italia Viva a Roma potrebbe essere un problema in più. Perché è noto che tra i due movimenti non corre buon sangue.

Il Piano shock doveva valere 120 miliardi di euro. Ma il governo ne stanzia la metà. Renzi, così è un Piano ‘sciocchino’ ma non suona bene

Ci prendevano in giro sul nostro piano shock per sbloccare i cantieri e rilanciare la cultura. Per noi ci volevano almeno 120 miliardi. E non c’era neanche il covid. Ora Gentiloni ci dice che il pil italiano per quest’anno segnerà meno 11 per cento. Quindi avevamo ragione noi, ma adesso i soldi non bastano più. Perché se le risorse sono troppo poche il piano shock diventa sciocchino. E non suona bene. Matteo Renzi è stato un fiume in piena nella presentazione del suo libro La mossa del cavallo a Roma. E pur non attaccando direttamente il governo, ha rivendicato spazio per il suo movimento. Parlando di idee, ma anche di liste e competizioni regionali. Italia Viva non ha problemi di autostima ha concluso Renzi. E non ne dubitiamo affatto. Forse qualche mal di pancia ce lo avranno i Cinque Stelle e gli alleati. Ma intanto il centrodestra osserva e se la ride.

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