Jacopo Mastrangelo, il ragazzo con la chitarra che incanta Roma (video)

Jacopo Mastrangelo ha solo diciannove anni, e quest’anno dovrà sostenere la maturità classica. Non ha mai seguito corsi ufficiali di musica ma come dice lui ha imparato tutto da suo padre Fabio. Lui è un grande musicista, dice Jacopo. E mi ha trasmesso l’amore per la chitarra. Sono cinque anni che la suono, ma non ci ho mai voluto guadagnare. Lo faccio solo per passione e per divertimento. Ora però la situazione è difficile, continua Jacopo in un’intervista rilasciata a Vigna Chiara Blog. Io sono fortunato, perché abito a Piazza Navona e la mia casa ha un terrazzo. Così mi sono detto che dovevo fare  qualcosa per le persone, che sono sole e non possono incontrarsi. Ho pensato che sarebbe stato bello far sentire della musica, e mio padre mi ha subito incoraggiato. Anzi, per la precisione io volevo che fosse lui a suonare. Ma papà non ha sentito ragioni e ha detto che ora toccava a me. Così un pomeriggio alle 18 mi sono messo sulla terrazza con la chitarra e l’amplificazione. Ho indossato la maglia dell’Italia, perché mi sembrava bello e giusto così. E ho attaccato con la musica. L’Inno nazionale, e poi altri pezzi classici e moderni. E non mi sono più fermato.

Jacopo, il ragazzo che con la sua chitarra e i suoi 19 anni incanta tutti dai tetti di Roma

Lui si chiama Jacopo Mastrangelo ed è figlio d’arte, perché il papà è un esperto di musica. Con la voglia e la spensieratezza dei suoi 19 anni ha voluto a modo suo combattere il coronavirus. Non da medico, perché gli sarebbe stato impossibile. Ma facendo sentire le persone un po’ più unite e felici. Attraverso il suono della sua chitarra elettrica, ogni sera dal terrazzo di casa sua che affaccia su Piazza Navona. Le prime volte suonavo davanti alla piazza vuota, racconta Jacopo in una intervista rilasciata a Vigna Clara Blog. Non avevo un repertorio già stabilito, ma ho iniziato indossando una maglietta dell’Italia e suonando l’Inno Nazionale. Poi ho spaziato da Puccini a Verdi, fino a Morricone e a Pino Daniele. Non importa se brani classici o contemporanei. La cosa fondamentale è che fossero stati scritti da grandi Italiani. Tutti compositori che nei loro generi e nella loro epoca hanno lasciato il segno. E reso grande la nostra Nazione. Dopo un po’ di sere che suonavo, è successa una cosa strana. Il giorno dopo la mia performance era in rete. Non so ancora come sia successo, ma da quel momento la gente si è incuriosita. Ha iniziato ad assembrarsi sulla piazza sotto alla terrazza, e ora non si può. Allora ho deciso di mettere i pezzi che eseguo direttamente su Facebook e su YouTube. Così chi vuole li può ascoltare, senza rischiare di uscire di casa e senza violare i divieti.

https://www.vignaclarablog.it/2020041492400/jacopo-mastrangelo-il-ragazzo-che-suona-sui-tetti-di-roma/

 

La più grande emozione? Suonare a Pasquetta sulla terrazza del Campidoglio, è stato fantastico

La mia più grande emozione fimo ad ora? Aver suonato a Pasquetta dalla terrazza del Campidoglio. La sindaca Raggi mi ha chiamato e ho accettato subito. È stato molto emozionante, da quella terrazza c’è una vista spettacolare. Suonare davanti a una città così antica e ora deserta è una esperienza che toglie il fiato. È stato un omaggio a tutte le persone che in questi giorni combattono contro il coronavirus. Rispettando le regole che l’emergenza impone e restando a casa come è giusto che sia. Queste le parole di Jacopo Mastrangelo, il giovane chitarrista romano che suona sui tetti. Il resto lo lasciamo dire alla sua chitarra, sulle splendide note del tema di Deborah del grande Ennio Morricone. E grazie per averci fatto emozionare.