La barriera sull’Aniene raccoglierà la plastica. E la venderà (video)

Aniene barriera

E’ partita la barriera anti-rifiuti sul fiume Aniene. Tardivamente, la Regione Lazio fa qualcosa. Dopo il progetto sperimentale di raccolta dei rifiuti galleggianti sul Tevere, avviato lo scorso ottobre alla foce del fiume a Fiumicino, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha inaugurato la nuova barriera antirifiuti galleggianti sul fiume Aniene all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene di RomaNatura. Il progetto, grazie a uno stanziamento di 215.499,61 euro diventa più strutturale e duraturo. Le barriere antirifiuti galleggianti diventano due e rimarranno posizionate per un anno intero sia sull’Aniene che sul Fiume Tevere lato Comune di Fiumicino in prossimità della foce.

Intercettare i rifiuti sull’Aniene

Obiettivo, è quello di intercettare i rifiuti galleggianti presenti nei fiumi, costituiti principalmente da materiale plastico, prima che arrivino in mare. Le plastiche compongono oltre l’80% del rifiuto presente in mare. I rifiuti marini, provengono per circa l’80% dalla terraferma e raggiungono il mare prevalentemente attraverso i corsi d’acqua e gli scarichi urbani, mentre per il 20% derivano da attività di pesca e di navigazione. Per contrastare concretamente questo fenomeno, valutati i risultati di particolare rilevanza dell’intervento sperimentale sul Fiume Tevere soprattutto sotto il profilo ambientale, la Regione Lazio ha deciso di raddoppiare i siti d’installazione delle barriere di raccolta dei rifiuti galleggianti, individuando oltre al fiume Tevere anche il fiume Aniene.

Migliorerà la qualità delle acque del fiume

Un’azione indirizzata al miglioramento della qualità delle acque e alla sicurezza idraulica del fiume, perché intervenire sulla qualità delle acque dell’Aniene significa, di conseguenza, agire sulle acque che arrivano nel fiume Tevere e poi in mare. Inoltre i rifiuti galleggianti intercettati e raccolti, con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggi in plastica, saranno selezionati per verificarne l’effettiva riciclabilità grazie alla collaborazione di Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.

Oltre all’Aniene, interessato anche il Tevere

Il progetto sperimentale delle barriere antirifiuti galleggianti sul fiume Tevere avviato lo scorso ottobre 2019, della durata di 6 mesi con un investimento regionale di 80 mila euro, ha permesso di raccogliere complessivamente 2300 Kg di rifiuti galleggianti. Il 66% è costituito da varie tipologie di materiali, la cosiddetta “frazione estranea”, che comprende tutto ciò che non è imballaggio in plastica. Nello specifico: il 27% del campione è costituito da oggetti in plastica non imballaggio come giocattoli, caschi, seggiolini auto, ecc., il 19% è materiale organico, il 10% da oggetti di varia natura come cuscini, scarpe, borse, ecc. e l’altro 10% da stracci, corde, oggetti in vetro, alluminio e acciaio.

E’ di plastica oltre un terzo dei rifiuti

Il 34% è costituito da imballaggi in plastica. Nel dettaglio: il 25% è costituito da bottiglie in pet, il 3% da contenitori in polistirolo, quasi il 3% da flaconi, poco più del 2% da film. E il restante da altri contenitori in plastica sono stati recuperate circa 580 kg di bottiglie. Una bottiglia pesa in media 40 grammi quindi sono state rimosse dall’acqua 14.460 bottiglie circa. Le barriere sono ancorate tramite pali alla sponda del fiume. Queste permettono di fermare le plastiche ed altri rifiuti galleggianti, convogliandoli in un’area di stoccaggio a ridosso della sponda del fiume.

I rifiuti raccolti sull’Aniene saranno riciclati

I materiali di scarto accumulati tra la barriera e la sponda sono raccolti tramite un mezzo da terra. E trasportati al deposito temporaneo posizionato in golena. I rifiuti vengono quindi raccolti e stoccati in contenitori idonei. E successivamente trasportati in un impianto per la selezione per valutare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti di imballaggi in plastica. La barriera ai fini della sicurezza idraulica consentirà autonomamente lo sgancio parziale dagli ormeggi per liberare eventuali ostacoli per il deflusso delle acque. Le barriere saranno attive per un anno dal momento della posa in acqua. La barriera sull’Aniene è costituita da 5 elementi 6,30 metri x 5 =31,5 metri. La barriera sul Tevere è costituita da 7 elementi, quindi 6,30 metri X 7 = 44,10 metri.

(Foto: sapereambiente)