La battaglia dell’Ugl per gli operatori socio sanitari: mirabile impegno contro il virus

operatori socio sanitari

L’Ugl (Unione generale del Lavoro)  interviene nuovamente sul ruolo degli operatori socio sanitari. L’approvazione alla Camera del maxi-emendamento al Decreto Sostegni bis che apre le porte all’ingresso nel ruolo socio-sanitario a figure fondamentali quali Oss, assistenti sociali e sociologi, è passo importante verso la definitiva valorizzazione di queste figure professionali. Ora la discussione passerà al Senato. “Ci battiamo da tempo con tenacia – dichiara il Segretario nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano – perché si dia a questi operatori sanitari il giusto riconoscimento giuridico, contrattuale e retributivo.

Gli operatori socio sanitari fondamentali nella guerra al virus

Il sì della Camera finalmente li colloca nel ruolo socio sanitario del personale del Servizio sanitario nazionale”. Giuliano prosegue: “In special modo per gli Operatori Socio Sanitari abbiamo combattuto battaglie dure, cercando di dare voce in ogni sede alle loro lecite richieste. Durante questi terribili mesi di lotta al virus si sono distinti per dedizione e impegno pagando anche loro, come tanti altre categorie di professionisti, un duro prezzo in termini di contagiati e anche di deceduti.

L’Ugl: Definire i contorni della figura degli Oss

Quella degli operatori socio sanitari è una figura essenziale e finalmente riconosciuto il loro valore e il ruolo determinante che svolgono. F,iglio di una costante evoluzione nel corso degli anni”. Il sindacalista aggiunge: “Ora però è il momento del confronto con le istituzioni, di un tavolo permanente che serva a definire in ogni particolare i contorni di questa figura”.

Il sindacato chiede giusti adeguamenti contributivi

Il segretario dell’Ugl Salute Giuliano quindi conclude:”Si dovrà arrivare in tempi brevi alla creazione di elenchi nazionali e regionali. E a un percorso formativo univoco che superi l’attuale frammentarietà di insegnamento a livello regionale. Chiediamo infine che vengano loro riconosciuti i giusti e meritati adeguamenti retributivi”.