La Biblioteca centrale di Roma rende omaggio a Italo Calvino: ricostruito il suo studio

Omaggio a Roma a Italo Calvino. La Biblioteca nazionale centrale di Roma ricostruisce il laboratorio di scrittura di Italo Calvino (1923-1985), con il studio e il suo salotto di casa. L’inaugurazione si terrà domani alle 11, alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini, e della figlia dello scrittore, Giovanna Calvino. La Biblioteca ha siglato con la figlia di Calvino una convenzione di comodato. Grazie alla quale l’Istituto diventa il luogo di conservazione del fondo archivistico e bibliografico dello scrittore.
Tutti gli arredi dello studio di Calvino a Campo Marzio
Non solo, ma anche dei vari arredi, oggetti, quadri, presenti nell’abitazione di piazza di Campo Marzio 5, dove l’autore di “Marcovaldo” e “Il barone rampante” visse gli ultimi anni della sua vita. A Italo Calvino verrà intitolata una sala riservata specifica presso lo spazio dedicato alla letteratura contemporanea e ai fondi d’autore denominata Sala Falqui. Si ricreano così le suggestioni del salotto della sua abitazione di Campo Marzio e il suo laboratorio di scrittura.

Presenti anche le scrivanie che lo hanno accompagnato
Non solo sono presenti le tre librerie bianche che conservano tutta la sua biblioteca nell’ordinamento originario con doppie file di libri a palchetto, ma anche le tre scrivanie che lo hanno accompagnato nel suo lungo percorso – quella di Torino, di Parigi e, infine, di Roma – con le macchine da scrivere. Ma è presente anche il tavolo del verde terrazzo da dove ha preso vita “Palomar”. Alle pareti suoi ritratti e le opere degli amici tra cui Toti Scialoja.
Un laboratorio di studi sullo scrittore
E sparsi tra i mobili i tanti oggetti di tutta una vita, dei suoi viaggi e dei suoi rapporti, come la fotografia dell’amico Elio Vittorini sempre visibile sugli scaffali della sua libreria. Nello spazio verde prospiciente sarà inoltre approntato un giardino che riprende indicazioni e consigli dei genitori, Mario Calvino ed Eva Mameli, che per anni hanno diretto a Sanremo una stazione di floricoltura. La Sala Calvino intende non solo ricostruire il laboratorio di Italo ma divenire essa stessa un laboratorio di studi e ricerche internazionali sulla figura e sull’opera dello scrittore.
Un centro di documntazione dedicato a Calvino
Per questo viene costituito anche un Centro di documentazione dedicato allo scrittore dove sarà possibile consultare tutta la bibliografia delle opere, scritti, traduzioni e della critica, in costante aggiornamento. Attraverso pubblicazioni già in possesso dell’Istituto e quelle che perverranno per deposito legale, acquisto e dono, anche da parte di Giovanna Calvino. Costituito un comitato scientifico con il compito di coordinare i progetti di riordinamento e di inventariazione dell’archivio, di catalogazione della biblioteca, di digitalizzazione dei beni.
Calvino fu uno dei più grandi scrittori del 900
In occasione dell’inaugurazione della Sala Calvino viene riallestita, ampliandola, la sezione dedicata a Calvino all’interno del museo letterario della Biblioteca, Spazi900. Ci saranno nuovi documenti anche inediti, video e pannelli iconografici, insieme alle sezioni su Carlo Emilio Gadda, Cesare Pavese e sui Premi letterari. Letto da tutte le generazioni e tradotto in tutto il mondo, Calvino trova così casa accanto ai suoi amici. Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini in primis.
La Biblioteca nazionale di Roma è ora la biblioteca della contemporaneità
L’acquisizione del fondo calviniano e la realizzazione di una sala a lui dedicata, spiega De Pasquale, “costituiscono un’ulteriore e importante tappa del percorso intrapreso dall’Istituto nella conservazione e valorizzazione del patrimonio letterario novecentesco. Il quale si è incrementato in questi ultimi anni con numerose acquisizioni (Deledda, Saba, Quasimodo, Montale, Levi e tanti altri) e iniziative di ricerca scientifica”. La Biblioteca nazionale centrale di Roma diventa così sempre più la grande biblioteca della contemporaneità.