La bomba di Sallusti: Giannini rimosso da La Stampa per Mattarella. Il Quirinale smentisce

“Assolutamente farneticanti”. Così Giovanni Grasso, consigliere per la stampa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definisce le illazioni, diffuse questa sera dal direttore de ‘Il Giornale’, Alessandro Sallusti, nella trasmissione di Lilli Gruber, ‘Otto e mezzo’, circa un intervento del Quirinale per sostituire il direttore de ‘La Stampa’.


“Come dovrebbe essere noto a tutti, la Presidenza della Repubblica -afferma Grasso- non si è mai permessa di interferire nelle libere dinamiche editoriali e nella di nomina di direttori. Chi afferma il contrario mente”.

Il direttore del Giornale ha anche criticato duramente la condotta della giudice di Catania: “Un magistrato non è un cittadino come un altro. «Se Giannini scrive che io gli sto sulle palle – ha detto Alessandro Sallusti – può fare il lavoro che fa. Se lo fa un magistrato non può più giudicare né me né tutto ciò che è attinente a me».

Come scrivono molti giornali, Giannini è stato silurato dalla direzione de La Stampa a causa della linea sempre più radicalmente antigovernativa impressa al giornale. «Un crescendo – scrive Laura Cesaretti sul Giornale – negli ultimi mesi, di editoriali in cui Giorgia Meloni veniva paragonata al Macbeth ossessionato da nemici immaginari e di annunci di un governo tecnico alle porte. Fino all’arruolamento di Mattarella tra gli antagonisti della premier, che ha costretto il Colle alla smentita».