La “cafonata” del sindaco Pd di Viareggio: snobba Vanzina e la festa per Sapore di mare

Vanzina Viareggio

Come avrebbe detto Christian De Sica in un film dei Vanzina, ma che è sta cafonata? La cafonata in questione è stata firmata dal sindaco di sinistra di Viareggio, che ha ignorato le celebrazioni per i 40 anni di Sapore di mare dei fratelli Vanzina.

“A Viareggio è arrivato un grande maestro del cinema italiano, Enrico Vanzina, che esattamente 40 anni fa, col film ‘Sapore di mare‘ ha celebrato e rilanciato la Versilia. Ma dagli amministratori locali solo indifferenza. È deprimente e sconfortante”. Lo ha raccontato Gianni Canova, rettore dello Iulm di Milano, che insieme a Stefano Zurlo, inviato de “Il Giornale”, ha intervistato lo sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina, all’appuntamento di ieri del ciclo “Gli Incontri del Principe”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio.

“Serviva una festa di piazza per quello che questo film ha dato a questo territorio – ha spiegato Canova – Ho scritto una mail al sindaco. Mi ha risposto: ‘Non ne so assolutamente nulla’. Gli ho scritto di nuovo, per spiegargli l’importanza dell’evento. E lui non ha più risposto. Questa dimostra l’assoluta insensibilità della classe politica nei confronti della cultura, dell’arte e del turismo”.

“C’è stata una grande miopia di un certa critica di sinistra, di non aver capito l’importanza del cinema popolare italiano, che ha raccontato meglio di tutti questo Paese – ha detto Vanzina al pubblico di Viareggio – Volevo fare una riflessione politica. Una cosa che mi ha colpito. Io sono liberale, né di destra né di sinistra, non ne faccio una questione ideologica ma storica. Una critica militante di sinistra demonizzò gli anni Ottanta, quelli di Craxi, Berlusconi, Reagan, della Thatcher. Sono considerati gli anni stupidi, edonistici, superficiali. All’interno del Pci – ha proseguito – iniziò un dibattito perché solo alcune voci, dissidenti, dicevano: questi film popolari, come ‘Sapore di mare’, piacciono al popolo, perché dobbiamo sostenere solo quelli dei Festival? Questo dibattuto non si è mai “.

Poi un consiglio non richiesto al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Se fossi ministro metterei qualche lezione in meno sui ‘Promessi sposi’ e una volta alla settimana la proiezione di un film di commedia italiana per capire chi siamo e da dove veniamo. La commedia italiana ha raccontato tutto in anticipo. Quando Mattarella mi ha ricevuto per il David mi ha detto: ‘Finalmente un riconoscimento alla commedia di questo Paese’. Per me è stata una grande vittoria di Steno, Risi, tutti quanti…Una certa critica di sinistra non ha capito il cinema popolare”. E la “cafonata” del sindaco di Viareggio lo conferma.