La Camera cecchina il decreto Ucraina: e chi glielo dice a Biden?

Decreto Ucraina

Niente da fare, alla Camera il decreto Ucraina non va giù. E Draghi non ha i numeri per andare avanti.

Sarà perché era lunedì pomeriggio, ma la mossa di Fratelli d’Italia si è rivelata azzeccata. La presentazione di una pregiudiziale contro il decreto legge non è stata messa ai voti perché è mancato il numero legale per ben tre volte. Al punto che tutto è stato rinviato a domattina.

Draghi senza decreto Ucraina

Le assenze erano tutte nella maggioranza: diversi deputati di Fdi hanno infatti partecipato alla votazione. Dai tabulati della votazione emerge che i voti mancanti per il numero legale sono saliti a 19. La Lega con circa il 68% di non partecipanti al voto si conferma il gruppo con le maggiori assenze.

“Dalla discussione di oggi è emerso, sia nelle forze di maggioranza che in quelle di opposizione un senso di forte rammarico per il fatto che il testo sia arrivato ‘blindato’ e che si andrà alla fiducia. Il rammarico nasce dalla consapevolezza che i deputati non abbiano potuto esprimersi ed esercitare al meglio il loro ruolo”. Lo ha dichiarato Nunzio Angiola, deputato di Azione e relatore al provvedimento all’esame della Camera.

“Motivi di ulteriore recriminazione derivano anche dal fatto che la scadenza del decreto è fissata per il 20 maggio e che in commissione hanno dato appena un’ora per il deposito degli emendamenti e soltanto due per l’analisi e la votazione degli stessi. Un vero peccato perché la discussione tra i deputati, che in Senato ha portato a miglioramenti del testo, sarebbe stata un momento di confronto politico importante, pur in un momento molto delicato. Ci auguriamo perciò che questa anomalia non diventi la prassi e che nel frattempo, pur vivendo tempi difficili, continui a prevalere il senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche”, aggiunge Angiola.

”Una maggioranza superficiale”

“La maggioranza di Governo si è dimostrata estremamente superficiale su un provvedimento delicato come il decreto Ucraina. Le forze di Governo, nonostante possano contare sulla maggioranza più numerosa della storia della Repubblica Italiana, riescono a non permettere il raggiungimento del numero legale in Aula.

Fratelli d’Italia è presente per rispettare il proprio ruolo d’opposizione costruttiva e per ricordare, alla maggioranza dei “migliori assenti”, che il lunedì è un giorno lavorativo…” Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali della Camera.

E chissà se Draghi lo ha già spiegato a Biden…