La Corte dell’Aja: Israele non commetta genocidio ma deve difendersi. E Hamas rilasci gli ostaggi

carri israeliani
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Israele deve fermare il genocidio a Gaza e favorire l’afflusso di aiuti per la popolazione civile. Hamas deve liberare gli ostaggi rapiti nell’attacco del 7 ottobre 2023. La Corte internazionale di Giustizia, la più alta istanza giuridica delle Nazioni Unite, si è espressa dopo la denuncia presentata dal Sudafrica nei confronti dello Stato ebraico in relazione all’offensiva iniziata ad ottobre. La Corte, che non ha sollecitato un cessate il fuoco, ha chiesto a Israele di fare tutto il possibile per prevenire atti di genocidio nella Striscia di Gaza. Il Paese, in base alla decisione relativa alle misure cautelari, deve fare di tutto per “impedire che venga commesso qualsiasi atto rientri nell’ambito di applicazione” della Convenzione sul genocidio.

Israele deve tornare all’Aja tra un mese per presentare le prove dell’impegno a impedire un genocidio

Israele deve adottare “tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio”, ha affermato la giudice Joan E. Donoghue, presidente della Cig. I giudici hanno anche espresso grave preoccupazione per la sorte degli ostaggi in mano ad Hamas e chiesto il loro rilascio immediato. La Corte ha poi chiesto poi a Israele di tornare all’Aja tra un mese per presentare le prove dell’impegno volto ad impedire un genocidio nella Striscia di Gaza. I giudici hanno ordinato l’adozione di “misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria di cui i palestinesi hanno urgente bisogno per affrontare le avverse condizioni di vita affrontate”.

La risposta di Netanyahu

La replica di Israele, attraverso le parole del premier Benjamin Netanyahu, è durissima. “L’impegno di Israele nei confronti del diritto internazionale è incrollabile. Altrettanto incrollabile è il nostro sacro impegno a continuare a difendere il nostro Paese e a difendere il nostro popolo”, ha detto Netanyahu in un video in lingua inglese pubblicato online. “Il vile tentativo di negare a Israele questo diritto fondamentale – ha sottolineato – è una palese discriminazione contro lo Stato ebraico, ed è stato giustamente respinto. L’accusa di genocidio mossa contro Israele non è solo falsa, è oltraggiosa, e le persone oneste di tutto il mondo dovrebbero respingerla”.

“E’ Hamas l’organizzazione genocida”

Nel sottolineare che Hamas è un’organizzazione “genocida”, Netanyahu ha affermato che la guerra di Israele è contro “i terroristi, non contro i civili palestinesi”, aggiungendo che Hamas ha promesso di ripetere le “atrocità” del 7 ottobre “ancora e ancora”. Nonostante la guerra, “continueremo a facilitare l’assistenza umanitaria e a fare del nostro meglio per tenere i civili lontani dai pericoli, anche se Hamas usa i civili come scudi umani”.

“Faremo ciò che è necessario per difendere il nostro Paese”

In corrispondenza della Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto “mi impegno ancora una volta come primo ministro di Israele, Mai più”, ha affermato, promettendo di “continuare a fare ciò che è necessario per difendere il nostro Paese e difendere il nostro popolo”. Il premier israeliano, inoltre, ha promesso di continuare a combattere “fino alla vittoria totale, fino a quando non sconfiggeremo Hamas, restituiremo tutti i prigionieri e assicureremo che Gaza non sarà più una minaccia per Israele”.