La denuncia di Salvini: “Qualcosa non funziona in Anas, rischiamo di perdere 10 miliardi di finanziamenti”

Salvini Anas

“Spesso non mancano i soldi, ci sono ma non si spendono. Devo trovare il modo entro questa settimana di portare due provvedimenti di legge o perdiamo 10 miliardi di euro. Ci sono 23 progetti Anas fermi sulla carta, c’e’ qualcosa che non funziona in Anas. C’e’ un piano di interventi finanziati da Rfi fermo, c’e’ qualcosa che non funziona in Rfi, ci sono i soldi ma non i progetti”. Lo ha detto il ministro alle infrastrutture, trasporti e della mobilità sostenibile, Matteo Salvini, durante il suo intervento dal palco dell’inaugurazione del completamento della Tangenziale Nord Milano A52.

“Sono orgoglioso di questi primi 23 giorni del governo che penso abbia dato i segnali giusti e intrapreso la strada giusta”. “Ci sono progetti finanziati per centinaia di milioni di euro, conto con il mio intervento di mettere le basi per inaugurare tante infrastrutture, in Lombardia e non”, ha concluso Salvini.

La lettera di Fontana a Salvini su Anas: “Molti piani approvati da anni che non partono”

Nei giorni scorsi era stato il governatore lombardo Attilio Fontana a scrivere a Salvini per la vicenda Anas.  “Ho sollecitato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, perché a sua volta prenda contatti con Anas e Rfi affinché si realizzino quelle tante infrastrutture progettate e finanziate e non si sa perché non partono”. Così il presidente della Regione Lombardia.   Per quanto riguarda Rfi “nel marzo del 2019 – ha sottolineato Fontana, ricandidato dal centrodestra alle prossime regionali – avevo sottoscritto con l’allora amministratore delegato un accordo in base al quale Rfi avrebbe dovuto investire 14 miliardi di euro sul territorio lombardo nei successivi 7 anni”.
L’obiettivo è quello di “rinnovare in maniera sostanziale la rete del ferro che, oggi come oggi – ha spiegato – non è compatibile con le nuove esigenze di circolazione e mobilità”.
Ci sono “una serie di infrastrutture che da anni sono state approvate e finanziate ma che non partono – ha proseguito il governatore – quelle sono le prime per cui ho chiesto al neoministro che si parta e si prendano decisioni”. Si tratta di “infrastrutture importanti che devono essere realizzate per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
Poi ce ne sono altre “per qui abbiamo presentato i progetti e per le quali attendiamo una risposta. Infine – ha aggiunto Fontana – non dobbiamo dimenticare le infrastrutture legate alla connettività per cui Regione Lombardia ha un contratto in essere con Open Fiber di 500 milioni per la realizzazione della banda ultralarga su tutto il territorio. Progetto – ha concluso Fontana – che purtroppo è un po’ rallentato, anche se abbiamo più volte sollecitato Open Fiber”