La famiglia Berlusconi ferma la vendita di villa Grande: sarà la sede di Fininvest a Roma

Silvio Berlusconi fuori il giardino di villa Grande, con l'attuale premier Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini

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Villa Grande, la storica dimora situata su una traversa dell’Appia Antica a Roma, su via Lucio Volumnio, non sarà venduta. La famiglia Berlusconi ha deciso di mantenere l’immobile, acquistato nel 2001 dall’ex premier Silvio Berlusconi, trasformandolo nella sede di rappresentanza della holding Fininvest nella capitale. Una scelta strategica e simbolica che collega il futuro della holding alla memoria del Cavaliere e ai suoi legami con Roma.

La storia di villa Grande a Roma: tra politica e cultura

Villa Grande, acquistata da Berlusconi per oltre 3,75 milioni di euro, rappresenta un pezzo importante della storia personale e politica del leader di Forza Italia. Dopo l’acquisto, la villa fu concessa in comodato d’uso gratuito al regista Franco Zeffirelli, stretto amico di Berlusconi ed ex parlamentare, fino al 2019.

Con una superficie di 1.250 metri quadrati e quasi altrettanti spazi esterni, la proprietà sorge in una delle aree più prestigiose e verdi di Roma. L’immobile è stato testimone di momenti cruciali della politica italiana, diventando, negli ultimi anni, il quartier generale delle attività politiche di Berlusconi.

Un simbolo del potere politico

Dal 2020, Villa Grande è stata il fulcro delle strategie del centrodestra. Qui si sono svolti incontri fondamentali tra Berlusconi e i principali leader della coalizione, tra cui Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. La dimora ha ospitato pranzi di lavoro e riunioni decisive, come quella che portò alla scelta del centrodestra di porre fine al governo Draghi nel 2022.

La decisione di Fininvest e della famiglia Berlusconi

In un primo momento, si era vociferato che Villa Grande potesse essere messa in vendita. Fonti interne indicavano l’interesse di Sotheby’s per un’eventuale intermediazione. Tuttavia, con il passare del tempo, la famiglia Berlusconi ha optato per un cambio di rotta. La decisione di trasformare la villa nella sede di rappresentanza di Fininvest a Roma riflette la volontà di mantenere viva l’eredità simbolica e strategica di Berlusconi, ancorandola a un luogo così significativo.

L’eredità immobiliare della famiglia

La scelta su Villa Grande si inserisce in un più ampio contesto di riorganizzazione del patrimonio immobiliare della famiglia Berlusconi. Tra le recenti operazioni, Barbara Berlusconi ha acquistato Villa Macherio per 25 milioni di euro, mentre altre proprietà storiche come Villa Certosa in Sardegna e Villa Arcore in Lombardia sono passate sotto il controllo di Fininvest.

Queste decisioni mostrano una strategia chiara: consolidare il legame tra l’eredità di Berlusconi e le attività della holding, rafforzando la presenza della famiglia nei luoghi simbolo della loro storia personale e imprenditoriale.

Un futuro radicato nella memoria

La trasformazione di Villa Grande in sede di rappresentanza di Fininvest non è solo una scelta funzionale, ma anche un gesto di continuità simbolica. Mantenere la proprietà significa onorare il legame di Berlusconi con Roma e consolidare la presenza della famiglia nella capitale. Villa Grande, che ha già ospitato momenti chiave della politica italiana, continuerà a essere un luogo centrale, non solo per il ricordo del Cavaliere, ma anche per le future attività della holding.