“Flat tax, i numeri che zittiscono Letta”. Lo scrive sui social Matteo Salvini, ricordando come “oggi già 1,9 milioni di lavoratori (a Partita Iva) già usano la Flat Tax al 15% massimo. Nel 2021 hanno aperto in Italia 549.500 nuove Partite Iva, di cui quasi la metà (il 48%) giovani sotto i 35 anni. Fra questi nuovi lavoratori, ben 239.000 (il 43%) hanno scelto la Flat Tax. “Chi apre una nuova Partita Iva, già oggi può pagare solo il 5% di tasse per i primi anni. Risultato, più lavoro (soprattutto per i giovani) e quindi più incassi per lo Stato. Chi lo dice a Letta?”, domanda ironico il leader della Lega.
Il Pd continua a demonizzare la flat tax senza sapere di cosa parla
Interviene anche il senatore della Lega, Armando Siri, responsabile del programma e dei dipartimenti. “Da Zingaretti l’ennesima dimostrazione di come il Pd continui a commentare e demonizzare la flat tax senza sapere di cosa parla. Con quale logica, secondo lui, noi vorremmo penalizzare giovani e poveri o sacrificare sanità, scuola e politiche sociali?”, si chiede il leghista. “Al contrario, la fase 2 della nostra flat tax aiuta in primo luogo le famiglie monoreddito con più figli a carico. Proprio perché tiene conto delle istanze di chi oggi ha maggiori esigenze di avere immediatamente più soldi in tasca da spendere. Sinceramente lascia perplessi che il residuo di ciò che era una volta la sinistra, a difesa di operai e lavoratori, oggi si schieri proprio contro la possibilità di dar loro e alle loro famiglie più risorse e dignità economica.
Non è vero che la flat tax richiederebbe maggiori risorse
Le coperture della nostra riforma fiscale – conclude Siri – non arriveranno mai da tagli a scuola, sanità e sostegno a chi ha davvero bisogno di assistenza”, conclude Siri. E per Giacomo Saccomanno, commissario regionale Lega in Calabria, “l’accusa che la flat tax non è realizzabile perché ci vorrebbero molte risorse è facilmente sconfessata. Oggi sono pochi quelli che pagano le tasse in quanto l’imposizione è iniqua e pesante. Quindi, vi è una gran fetta di italiani che sono evasori. Con una imposta equa si allarga la platea dei contribuenti in quanto tutti utilizzerebbero la suddetta tassazione. E pertanto il minor gettito verrebbe coperto dal maggiore numero di soggetti che diventerebbero cittadini modello – aggiunge il leghista – .
Contribuzione più equa e Paese più legale
Insomma. è una doppia azione: da una parte una contribuzione adeguata ed equa alla portata di tutti, dall’altra la possibilità che l’evasione possa essere ridotta riportando l’Italia ad essere un Paese più legale. In tale direzione e con specifici dettagli tecnici la lectio magistralis di Armando Siri a Tropea che ha illustrato sia le ragioni che le modalità di applicazione del sistema voluto dalla Lega. Una spiegazione semplice e precisa che ha entusiasmato i presenti e che ha dimostrato di come la sinistra spesso utilizza fantomatiche ragioni per scopi del tutto propagandistici invece di pensare al bene comune e degli italiani”.