La Fornero chiede altre lacrime e sangue: serve la patrimoniale sulla casa

Fornero

A volte ritornano (senza che nessuno ne sentisse la nostalgia) e fanno danni: come Elsa Fornero, che chiede “lacrime e sangue”. “Ci possono essere molte buone ragioni per le quali il nostro Paese potrebbe considerare un’imposta patrimoniale (in realtà sul patrimonio immobiliare, visto che quello finanziario già ne è gravato), e infatti molti Paesi europei ce l’hanno”. Lo scrive l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero in un intervento su La Stampa, aggiungendo che “le ragioni alla base, spesso abbinate, sono principalmente due: serie difficoltà nella finanza pubblica e gravi iniquità sociali”.

Fornero propone una patrimoniale, magari una salata tassa ereditaria

“E se queste buone ragioni – aggiunge – possono essere comprese dagli esperti e magari dai politici che l’avversano soprattutto per l’impopolarità, perché non dovrebbero comprenderle anche i cittadini?”. “L’assenza di crescita e una impressionante serie di shock negli ultimi decenni non hanno impedito che, mentre la povertà si estendeva, una parte molto minoritaria del paese aumentasse la propria quota di ricchezza”, sottolinea Fornero, citando una recente ricerca di Bankitalia, per la quale il 5 per cento più ricco del Paese detiene circa il 47 per cento della ricchezza complessiva mentre il 50 per cento più povero soltanto l’8 per cento.

Da qui la proposta: “Si potrebbe però stabilire un imponibile minimo piuttosto elevato o limitare l’imposta al momento della trasmissione ereditaria, così come la si potrebbe usare per alleggerire l’imposizione sul reddito da lavoro o evitare un aumento netto della pressione fiscale”.

Confedilizia: dalla ex ministra una proposta sconcertante

“La professoressa Elsa Fornero propone di introdurre un’imposta patrimoniale e precisa che l’imposta andrebbe messa ‘sul patrimonio immobiliare, visto che quello finanziario gia’ ne e’ gravato’. E’ sconcertante. La professoressa Fornero era ministro nel governo che nel 2011 ha istituito la piu’ pesante patrimoniale sugli immobili della storia d’Italia (per sua informazione, si chiama Imu). E la notizia – sempre per la professoressa, non per chi la paga da dodici anni – e’ che quella patrimoniale nessuno l’ha poi eliminata, gravando ancora per ben 22 miliardi di euro l’anno. Dalla sua istituzione da parte dell’esecutivo Monti, l’Imu ha pesato su individui, famiglie e imprese per ben 270 miliardi di euro. Risolvere i problemi aumentando le tasse non e’ mai una buona idea. Farlo accanendosi contro il risparmio immobiliare degli italiani e’ un’idea pessima”. Cosi’ in una nota Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

Foti: Come mai la sinistra non dissocia?

“Circa il 70% delle famiglie italiane – commenta il capogruppo di FdI Tommaso Foti – è proprietaria dell’abituazione in cui vive: tassarla vorrebbe dire aumentare le tasse non solo a quel ceto medio già massacrato dai democratici, ma anche ai redditi più bassi”. “Come mai nel Pd nessuno si è ancora dissociato da questa folle proposta?