La Geo Barents continua a portare i clandestini in Italia. E non gli sta bene neanche il porto…

roma sbarchi clandestini (2)

Proseguono imperterriti gli sbarchi dei clandestini a Lampedusa. Dopo i 92 immigrati fuorilegge giunti tra la scorsa notte e l’alba un’altra carretta del mare con 39 persone è stata intercettata dalla motovedetta della Guardia di finanza a circa 9 miglia dall’isolotto di Lampione. I clandestini, tra cui una donna, viaggiavano su un barchino di 8 metri lasciato alla deriva. Dopo i primi controlli sanitari al molo Favaloro, è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove in poche ore il numero degli ospiti è salito a quota 180.

La Guardia costiera libica minaccia di sparare alla Ong

“State lontani o spariamo”. E’ così che, in un video postato da Geo Barents, la Guardia costiera libica risponde via radio all’equipaggio a bordo della nave di Medici senza frontiere che si stava avvicinando a un’imbarcazione in presunta “difficoltà” in acque internazionali. “Mentre ci avvicinavamo per aiutare le persone e portarle in salvo – dicono dalla Geo Barents – hanno minacciato di sparare”. Però dopo li hanno caricati a bordo e li stanno portando in Italia ovviamente. Non è chiaro se sia la stessa imbarcazione di cui paralva prima. Comunque sono 69 gli immigrati irregolari trasbordati da Geo Barents da un gommone sovraffollato segnalato da Sea Bird 2 nelle acque al largo della Libia. Tra loro, fanno sapere dall’equipaggio della nave di Medici senza Frontiere, ci sono 9 donne e 25 minori, fra cui due bambine di 5 anni.

L’Ong si lamenta perché il porto è troppo lontano. Ma scorazzano nel Mediterraneo per giorni

La Spezia è il porto di sbarco assegnato alla Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere che oggi pomeriggio ha “salvato” 69 clandestini a bordo di un gommone. “Ci è stato assegnato il porto di La Spezia – fanno sapere dalla Ong – Dista 100 ore di navigazione da dove ci troviamo in questo momento”. 100 ore? E che saranno mai? Dopo che per giorni perlustrano il Mediterraneo col solo scopo di caricare fuggiaschi violatori delle leggi dei loro Paesi e del nostro, si seccano per 100 ore di navigazione. Più vicino c’era Tunisi, Sfax, Malta. Perché a tutti i costi li vogliono portare in Italia? Comunque, i sodi per il carburante ce l’hanno, grazie ai generosi finanziamenti che arrivao da ogni parte del mondo affinché “salvino” chi volontariamente sale su barche non in grado di navigare.