La Lega: sul naufragio la sinistra specula sui morti solo perché ha perso le elezioni…

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“Il primo atto del nuovo segretario del Pd Schlein è stato usare i morti per chiedere le dimissioni a lei e a Meloni di dimissionare Salvini e Giorgetti. Se non è speculare sulla tragedia questo allora cosa è speculare?”. Lo ha detto il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari, intervenendo in Aula, dopo l’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla vicenda del naufragio sulle coste di Steccato di Cutro. “Sono giorni che vediamo qualcuno andare in Procura, che qualcuno chiede l’intervento delle manette per non avere saputo vincere le elezioni”, conclude. Per il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio “il ministro ha offerto in Parlamento una ricostruzione chiara dei fatti che hanno portato alla tragedia di Cutro. Chi ne chiede le dimissioni fa solo politica di basso rango”.

Piantedosi: ecco le conseguenze delle partenze illegali

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elencato tragici naufragi avvenuti tra il 2008 e il 2021 sottolineando la ”drammaticità delle conseguenze delle partenze illegali”. ”Voglio ricordare – ha detto Piantedosi – tanti altri naufragi avvenuti nello stesso periodo, 49, solo tra quelli principali segnalati dalle Capitanerie di Porto. Il 12 maggio 2008 un barcone con 66 migranti va alla deriva per giorni. A bordo, 47 persone muoiono di freddo e stenti e sono gettate in mare dai compagni, altre 3 sono ritrovate morte. Il 10 luglio 2012, nel tratto di mare tra la Libia e Lampedusa si sgonfia un gommone e muoiono 54 persone. Il 1° luglio 2014, a bordo di un peschereccio stipato di oltre 600 persone, 45 muoiono asfissiate. Il 19 luglio 2014, 30 migranti, chiusi nella stiva di un barcone, muoiono asfissiati dalle esalazioni del motore.

Il ministro elenca i naufragi durante i governo della sinistra

Il 22 agosto 2014, davanti alle coste libiche, l’affondamento di una imbarcazione produce oltre 200 morti, molti dei quali recuperati sulla spiaggia. Il 18 aprile 2015, al largo delle coste libiche, il naufragio di un natante carico di migranti porta le vittime ad un numero imprecisato, tra le 700 e le 1.000 persone. Il 5 maggio 2015, nella ressa alla vista dei soccorsi, muoiono in 40, alcuni a bordo, altri per annegamento. Il 19 agosto 2020, proprio nella fase di massima contrazione degli arrivi per effetto della pandemia, al largo della Libia perdono la vita 45 persone. Il 12 novembre 2020, almeno 74 migranti annegano nello stesso tratto di mare per il naufragio di un’imbarcazione che trasportava più di 120 persone. Il 21 aprile 2021 naufraga un barcone carico di 130 migranti: sono ritrovati 8 corpi. Ecco le conseguenze delle partenze illegali”.