La lezione di Caio Mussolini al prof: “Ho 2 lauree e parlo 3 lingue, ma per Campi non posso candidarmi”

Mussolini, Campi

Nei giorni scorsi, il professore Alessandro Campi, ex ideologo di Futuro e Libertà, ha dato un consiglio non richiesto a Giorgia Meloni. A Libero ha detto che la leader di FdI dovrebbe «sciogliere ogni possibile equivoco rispetto al passato» con un «chiarimento definitivo», che dovrebbe prevedere anche l’eliminazione della fiamma dal logo del partito e il veto alla candidatura di chi si chiama Mussolini.

Oggi è arrivata, sullo stesso quotidiano, la risposta di Caio Giulio Cesare Mussolini. Una replica tutta da leggere. Da standing ovation. Una vera e propria lezione di democrazia per il professore.

Una lezione di democrazia al professore

«Proprio il fatto che questa pregiudiziale venga usata dagli avversari – scrive il pronipote del Duce – dovrebbe far riflettere. Spedendo con garbo al mittente la richiesta. Ogni volta che la destra cresce, da sinistra rispolverano un imminente pericolo fascista. Sempre la stessa solfa da anni. Il professore prosegue poi suggerendo di togliere la fiamma dal simbolo di FdI, e su questo argomento preferisco stendere un velo, essendo quel simbolo la radice della nostra storia che ci proietta verso il futuro. Ma l’intervistato va ben oltre, proponendo di «smettere di candidare i bisnipoti di Mussolini solo perché si chiamano Mussolini». Strano concetto di democrazia: scegliere chi può essere candidato e chi no in base al cognome. Forse avrebbe dovuto auspicare di candidare persone preparate e competenti».

Mussolini a Campi: “Ho due lauree e parlo tre lingue, non basta?”

«Parlando di bisnipoti mi sento chiamato direttamente in causa, e posso assicurare che oltre il mio cognome c’è di più: ho due lauree, parlo tre lingue, ho un trascorso da ufficiale in marina, ho lavorato in Italia e all’estero rivestendo ruoli dirigenziali di prestigio. Prima di candidarmi alle Europee del 2019 (ottenendo quasi 22mila preferenze) Giorgia Meloni ha voluto il mio curriculum, conoscermi e parlarmi. Quindi, quale sarebbe il problema se mi ha candidato, o mi ricandiderà? Invero, l’unico problema che abbiamo in Italia è che puoi essere di destra solo se ti comporti come vuole la sinistra. Sono loro, i nipotini di Stalin che ricevevano soldi dal Pcus, che elargiscono patenti di democraticità. Loro decidono cosa sia giusto, e cosa uno di destra – conclude Mussolini rispondendo a Campi – possa dire o fare o no. Sarebbe ora di finirla».