La metà dei ristoranti rimangono ancora chiusi, il coprifuoco va abolito subito

bar e ristoranti in perdita

Coprifuoco da modificare subito. Con l’Italia in giallo resta chiusa per il servizio al tavolo circa la metà delle attività di ristorazione lungo la Penisola. Per un totale di circa 180 mila realtà che non dispongono di spazi all’aperto. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti dell’ estensione della zona gialla a tutto il Paese, con l’esclusione della sola Valle d’Aosta. Una situazione che peeggiora laddove il maltempo non consente di consumare i pati all’aperto. Con l’avanzare della campagna di vaccinazione e la riduzione dei contagi, la riapertura all’interno di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi e lo spostamento del coprifuoco sono importanti per le imprese agroalimentari. Che sono stremate da lunghi periodi di chiusura che hanno determinato un effetto a valanga sulla filiera con 1,1 milioni di tonnellate di cibi e di vini invenduti.

Si spera che la cabina di regia ora tolga il coprifuoco

Il via libera è atteso dalla Cabina di Regia – continua la Coldiretti – anche per sostenere il turismo nazionale e straniero dopo lo stop alla quarantena da Paesi Ue. Un terzo del budget delle vacanze in Italia viene infatti destinata all’alimentazione. E le aperture sono importanti per battere la concorrenza soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche. Complessivamente nell’attività di ristorazione – rileva la Coldiretti – sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro.

Dopo il disastro del governo giallorosso, ora le cose vanno meglio

Ottimista Forza Italia. “Grazie alla campagna vaccinale e al coordinamento del generale Figliuolo, che ha rimesso a posto le cose dopo il disastro della precedente gestione del governo giallorosso, ora si può vivere con maggiore tranquillità. Ossia si possono prolungare gli orari di apertura di bar e ristoranti. Noi chiediamo che già lunedì si decida di arrivare fino alle 23 o alle 24 meglio e poi dal primo giugno di abolire il coprifuoco”. Lo ha detto Antonio Tajani su Raidue. “Bisogna cambiare i codici di valutazione delle chiusure, il vecchio sistema dell’Rt si basava sui contagi, sulle persone ricoverate. Oggi la situazione con milioni di italiani vaccinati è completamente cambiata. Bisogna valutare in base ai ricoveri, ai ricoverati in terapie intensiva, ai deceduti”, ha aggiunto il coordinatore di FI.