La minaccia dei micidiali tunnel di Hamas sotto Gaza: una vera città invisibile

tunnel gaza

Mentre continua a salire il numero dei morti, di parla di migliaia, l’Egitto dice no ad ogni proposta di creare un corridoio umanitario per consentire l’evacuazione di civili dalla Striscia di Gaza, assediata da Israele che prepara l’offensiva finale dopo l’attacco subito da Hamas. Secondo il Times of Israel, che cita una fonte del Cairo, l’Egitto non accoglie la proposta avanzata anche dal Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. “I colloqui sinora hanno riguardato anche la possibilità di far entrare cibo, medicinali e carburante a Gaza attraverso il valico di Rafah: la Striscia è stata totalmente isolata da Israele, che ha interrotto ogni fornitura di energia elettrica e di acqua”, ha detto Kirby.

Ora è caccia ai capi di Hamas

Caccia ai big di Hamas, Israele punta soprattutto ai tunnel creati nella Striscia di Gaza. L’esercito israeliano si prepara all’offensiva di terra con una strategia che il portavoce delle forze armate (Idf) illustra. “L’Idf dà priorità all’attacco contro i comandanti di Hamas. Attacchiamo quando abbiamo informazioni che indicano la posizione di un comandante di alto rango”, dice il tenente colonnello Jonathan Conricus, aggiungendo che, da quando Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza, ha costruito “una rete di tunnel sotto Gaza City fino a Khan Yunis e Rafah. Stiamo cercando di colpirla. Non è destinata all’ingresso di civili, non è un bunker per i cittadini di Gaza da utilizzare quando Israele attacca, è ad uso di Hamas e di altri terroristi in modo che possano continuare a lanciare missili e inviare terroristi”.

I tunnel di Hamas, la rete sotto Gaza

“Quella dei tunnel è una tattica impiegata soprattutto da organizzazioni di guerriglia e ibride, ma non necessariamente. Basti vedere come si è sviluppata la battaglia di Mariupol o di Avdiïvka in Ucraina: anche in questo caso sono estesi i sistemi di tunnel, postazioni e bunker sotterranei. E’ chiaro che per organizzazioni come Hamas, che hanno un potenziale infinitamente minore rispetto alle Forze armate israeliane, questa tattica diventa centrale”, spiega all’Adnkronos Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana Difesa (Rid). “A ciò si aggiunge che Gaza è un’enclave completamente chiusa rispetto all’esterno, quindi per Hamas è una questione di vita – continua – E quando Israele ha distrutto i bunker, Hamas è sempre riuscito a ricostruirli in profondità e in maniera più efficiente di prima”.