La morte di Alessia Sbal sul Gra è un giallo, drammatico appello della madre: “Chi sa parli”


Verifiche sono in corso da parte dei pm capitolini sulla morte di Alessia Sbal, la donna di 43anni travolta e uccisa domenica sera da un tir sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dell’uscita Casalotti.

Il camionista, il 47enne Flavio Focassati, è indagato al momento per il reato di fuga dopo incidente, definito dall’articolo art. 189, comma 6 del Codice della Strada. La sua posizione è al vaglio dei magistrati, anche per l’ipotesi di omicidio stradale: in particolare si vuole accertare se l’uomo abbia effettuato manovre pericolose con il camion. Il dato certo al momento è che il camionista sia ripartito dalla corsia di emergenza dopo aver urtato l’auto. Dopo un litigio con la donna, l’uomo è risalito a bordo del camion superando l’auto di Sbal che è stata travolta.

Come è morta Alessia Sbal?

I due, secondo quanto emerge anche da alcune telefonate fatte dalla vittima al 112, intorno alle 20.30 di domenica – come riportato da alcuni quotidiani – si trovavano sulla corsia di emergenza del Gra, a poca distanza dallo svincolo di Casalotti. La donna aveva fatto accostare il camionista dopo essere stata urtata dal mezzo. In base agli elementi raccolti, anche grazie alle telefonate registrate al numero di emergenza, tra i due sarebbe quindi avvenuta una lite. “Guarda che hai fatto” dice Alessia al camionista che però replica di averla “appena toccata”. A questo punto Focassati risale a bordo del Tir e riparte. La vittima, che è ancora al telefono, grida “fermati!”, poi più nulla.

“Chi ha visto qualcosa si faccia avanti, ci aiuti ad arrivare alla verità, ma ora la mia unica preoccupazione è organizzare l’ultimo saluto a mia figlia”. Tina Angiolini, la mamam di Alessia rinnova l’appello all’Ansa dopo aver condiviso diversi appelli sui social. La ricerca di testimonianze continua, nell’attesa che gli inquirenti facciano verifiche anche in base alle telecamere sul Gra.