La morte di Vialli scatena i social contro Zeman per la sua vecchia polemica sui farmaci
Spuntano insulti anche a Zeman, dopo la morte ad appena 58 anni di Gianluca Vialli, ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea.
Una scomparsa che riporta alla ribalta la polemica che nel 1998 contrappose il numero 9 della Juve all’allora tecnico della Roma, Zdenek Zeman.
Il boemo accusò Vialli e la Juventus di aver usato sostanze illecite (o comunque pericolose per la salute) per potenziare la muscolatura. “Le esplosioni muscolari di alcuni calciatori? E’ uno sbalordimento che comincia con Gianluca Vialli e arriva fino ad Alessandro Del Piero – disse Zeman in un’intervista all’Espresso – io che ho praticato diversi sport pensavo che certi risultati si potessero ottenere soltanto con il culturismo, dopo anni e anni di lavoro specifico”.
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Accuse pesanti che Zeman muoveva al sistema e non a Vialli perché, disse Zeman, era a rischio la salute degli atleti. E oggi le sue parole assumono un significato particolare: “Bisogna evitare che il campionato diventi come il Tour. Anch’io ho ricevuto molti depliants pieni di farmaci. Farmaci che forse non provocano danni, ma – sottolineava Zeman – chi puo’ escludere che le conseguenze per gli atleti non si manifestino a distanza di anni? Il problema e’ che i giocatori sono condizionati dagli interessi del momento e non si preoccupano della loro salute. E i dirigenti pensano solo a sfruttarli al massimo, senza andare troppo per il sottile”.
Dopo le parole di Zeman, come ha ricordato lo stesso boemo nella sua autobiografia ‘La bellezza non ha prezzo’ scritta per Rizzoli con Andrea Di Caro, Gianluca Vialli dichiaro’ che l’allenatore giallorosso cercava “di destabilizzare l’ambiente”, che era “un terrorista” e non meritava “di farne parte”.
“Se non vogliono fare i buffoni in Figc devono squalificarlo”, chiosava l’attaccante bianconero. In seguito alle denunce di Zeman, Vialli e altri calciatori juventini finirono in tribunale (come testimoni) davanti al pm Guariniello, venne chiuso il laboratorio antidoping dell’Acqua Acetosa e ci furono le conseguenti dimissioni del presidente del Coni Pescante.
Vialli su Zeman: “Un grandissimo paraculo”
Nel 2012, Vialli dichiarò in un’intervista a Sky: “Zeman e’ una persona molto intelligente, ma e’ anche un grandissimo paraculo, combatte le battaglie che gli convengono e le altre se le dimentica. Io non l’ho mai perdonato: ha gettato un’ombra sulla carriera mia e di Del Piero, e non mi ha ancora chiesto scusa”. Poi e’ arrivato il tumore e la dura battaglia combattuta con coraggio e forza fino all’epilogo tragico di oggi.
Mihajlovic e Vialli: i dubbi di Lotito
Una conclusione che di certo apre molti interrogativi. Gli stessi sollevati pochi giorni fa ai funerali di Sinisa Mihajlovic, stroncato pochi giorni fa dalla leucemia a 53 anni, da Claudio Lotito, patron della Lazio: “Bisogna approfondire alcune malattie che potrebbero essere legate, ora non voglio fare l’esperto, al tipo di stress, di cure che venivano fatte all’epoca e ai trattamenti che venivano fatti sui campi sportivi”.