C’era una volta Emma Bonino, la Radicale che marciava per la pace. Ora non cè più.”Sull’aumento delle spese militari sto con Draghi, da adolescenti dobbiamo diventare adulti e non difenderci sempre con l’aiuto degli Stati Uniti”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la senatrice di Più Europa Emma Bonino.
Una linea che in questi giorni l’ex ministro degli Esteri ha ribadito a più riprese e in diverse interviste. “E che gli dobbiamo mandare, dei cioccolatini?”. Così la Bonino qualche giorno fa all’Huffington Post: l’invio delle armi all’Ucraina è la cosa giusta da fare in questo momento drammatico. La leader di +Europa ha stigmatizzato chi in queste ore sostiene in parte o in toto le ragioni del governo russo, parla di accerchiamento della Nato: “Le motivazioni di Putin semplicemente non stanno in piedi”
Emma Bonino non digiuna più, ora vuole le bombe
Una posizione diametralmente opposta, ad esempio rispetto a quella di Pap Francesco. Che ha definito una follia l’aumento delle spese militari. E pensare che la stessa Emma Bonino nel 2013 aveva risposto sulla possibilità di aderire alla giornata di digiuno per la Siria proposta di Bergoglio per il 7 settembre. Con i radicali aveva proposto “tre giorni di digiuno nei giorni di venerdì, sabato e domenica” a sostegno di una soluzione politica in Siria. Per l’Ucraina, invece niente digiuno, ma bombe.
Nell’intervista di due giorni fa al Giornale, l’esponente che predica la “non violenza” e che vorrebbe bombardare i russi ancora non si capacita di come mai Pannella, l’avesse accantonata e attaccata negli ultimi anni, prima della morte, nel maggio 2016. “Non so perché Marco gli ultimi due anni mi abbia trattato così male e praticamente espulsa, dico politicamente, perché il Partito radicale per statuto non espelle nessuno. Non lo so e non ne voglio parlare perché ancora non l’ho digerita dentro di me questa storia”. Alle luce di queste frasi, si può dire ancora più convintamente: Pannella aveva ragione.