La pandemia rallenta: 3.351 contagi e meno di 100 morti. Ristoranti, il Cts si rende ridicolo

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Sono 3.351 i nuovi contagi da coronavirus in Italia, secondo la tabella del bollettino di oggi, 29 maggio. Registrati inoltre altri 83 morti. Sono poi 247.330 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che hanno fatto rilevare un tasso di positività pari all’1,3%, secondo quanto emerge dai dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute sulla diffusione del contagio da coronavirus.

Nel Lazio lieve aumenti dei contagi ma meno morti

Sono 307 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio secondo il bollettino di oggi. Nella tabella si fa riferimento ad altri 10 morti. A Roma 185 nuovi casi. “Su ricoveri e terapie intensive i dati migliori degli ultimi 7 mesi” dice l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “Oggi nel Lazio, su oltre 11mila tamponi (-328) e oltre 14mila antigenici per un totale di quasi 26mila test, si registrano 307 nuovi casi positivi (+11), i decessi sono 10 (-1), i ricoverati sono 933 (-78). I guariti 1.260, le terapie intensive sono 155 (-4). Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,7%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 1,1%”.

Riaprono i ristoranti al chiuso, con ridicole linee guida del Cts

Con le riaperture dei ristoranti e bar al chiuso, dal 1 giugno in zona gialla, arrivano le nuove regole del Comitato tecnico scientifico per la ripresa delle attività economiche e sociali. Tra le raccomandazioni del Cts, vi è anche l’indicazione sull’uso della mascherina al ristorante che nelle ultime ore ha sollevato polemiche. “I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo tranne nei momenti del bere e del mangiare”, si legge nelle linee guida del Cts alle Regioni.

Toti: tutto questo è ridicolo e pericoloso

“Ma il Cts pensa davvero di riaprire i ristoranti al chiuso costringendo i clienti a mangiare abbassando e risollevando la mascherina per ogni singolo boccone? Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere!”, ha scritto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter. Anche tra gli esperti, la regola ha suscitato perplessità. “Sono rimasto francamente colpito dalla decisione del Cts di far indossare all’interno dei ristoranti, quando si è seduti al tavolo, la mascherina tranne nei momenti del bere e del mangiare. Saranno cene in maschera o forse, potremmo pensare a progettare delle mascherine con la fessura per il cibo e magari bere con la cannuccia? Tutto questo è ridicolo e pericoloso.

Proposta senza fondamento scientifico

Si tratta di una proposta imbarazzante senza alcun fondamento scientifico che genera solo paura e confusione”, è il commento di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Se questa proposta “sarà adottata, coprirà l’Italia di ridicolo rispetto al resto d’Europa e del mondo. Sarebbe un’altra brutta figura del Cts…solo l’ultima di una lunghissima serie – ha chiosato -. Ma perché in Italia troviamo sempre il modo solamente di complicare e mai di aiutare a capire e a semplificare?”.