La pandemia si è stabilizzata: meno contagi e morti ma anche meno tamponi

no vax medici

Sono 7.567 i nuovi casi di covid riscontrati oggi in Italia dopo l’analisi di 298.186 tamponi, con l’indice di positività al 2,5%. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 182 morti, che portano il totale delle vittime a 123.927 da inizio pandemia. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva, dove ci sono ora 1.860 persone (-33 da ieri), con 99 nuovi ingressi giornalieri. Sono 13.050 i ricoveri ordinari (-558 da ieri), 3.683.189 i guariti in totale (+13.782) e 339.606 gli attualmente positivi (-6.402). Questi i dati odierni del bollettino sui contagi Covid, forniti dal ministero della Salute e consultabili sul sito della Protezione civile.

Nel Lazio più contagi ma neno morti

“Oggi nel Lazio, su quasi 16mila tamponi molecolari (+1.238) e oltre 16mila antigenici, per un totale di oltre 32mila test, si registrano 706 nuovi casi positivi (+52), 10 decessi (-11), 1.100 guariti, 1.599 ricoverati (+10) e 231 le terapie intensive (-2). Aumentano i casi e i ricoveri, diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 4,4%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 2,1%. I casi a Roma città sono a quota 387”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale Covid-19 con i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Nelle province si registrano 138 casi e nessun decesso nelle ultime 24 ore, prosegue il bollettino del Lazio.

Buone notizie per i vaccini

“Al crescere della copertura vaccinale negli over 80 decresce in maniera molto significativa il numero dei casi sintomatici. Anche il tasso di ospedalizzazione è strettamente correlato al crescere della percentuale di vaccinati tra gli over 80. Al crescere delle vaccinazioni decresce anche la mortalità”. Lo ha evidenziato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

“L’età media alla diagnosi è in lieve riduzione, da 41 a 40 anni, ogni settimana scendiamo di circa un anno. Per il primo ricovero lo stesso, scende da 65 a 64 anni”. Lo ha precisato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.