La polizia olandese sulle tracce del killer di Paolo Moroni: chi era l’ingegnere assassinato ad Amsterdam

Paolo Moroni

L’autopsia di Paolo Moroni, l’ingegnere romano assassinato ad Amsterdam dovrebbe essere eseguita tra domani e mercoledì. Lo rende noto il legale della famiglia, che è rimasta atterrita dalla notizia. L’avvocato italiano Bruno Forestieri, insieme a un avvocato olandese, sono in attesa di ottenere l’autorizzazione per far presenziare all’esame autoptico anche a un medico legale di fiducia della famiglia Moroni.

Martedì, intanto, alcuni familiari di Paolo Moroni, raggiungeranno l’Olanda. Il professionista romano era stato nella Capitale fino all’8 gennaio quando era poi ripartito per Amsterdam, dove lavorava.

I genitori di Paolo Moroni sono i proprietari di un noto ristorante di Allumiere

Paolo Moroni, che aveva 42 anni ed era originario di Allumiere (Roma). Tra un paio di giorni i familiari, che gestiscono il noto ristorante Tramontana nel centro della cittadina laziale, partiranno per l’Olanda. La sorella Gabriella aveva mandato un messaggio nella chat di famiglia martedì sera. “Una cosa scherzosa, come facevamo sempre tra noi. Ma Paolo non lo ha mai letto”, racconta il fratello Ettore. La speranza dello zio Domenico è che “le telecamere attorno a casa possano svelare cos’è successo. Sappiamo che i video sono stati sequestrati dagli investigatori. Paolo era un ragazzo splendido, con tre lauree. Fino all’8 gennaio era qui con noi”. Moroni lavorava come ingegnere informatico, ultimamente  si occupava di concerti via streaming. Viveva in Olanda da anni, da solo. Aveva anche comprato casa, quella in cui è stato ucciso.

Era un grande lavoratore – ricorda l’avvocato della famiglia – un ragazzo sereno, nessuno poteva immaginare una fine così tragica. La sua famiglia lo aveva sentito per l’ultima volta martedì scorso e poi venerdì tramite la Farnesina è arrivata la notizia del ritrovamento del suo corpo nella casa che aveva comprato e finito di ristrutturare da poco. Per Paolo gli studi scientifici al Galilei di Civitavecchia conclusi con il massimo dei voti, poi la laurea in ingegneria informatica ma fin da bambino si potevano intuire le sue doti matematiche, ben al di sopra della media.