Raggi nel pallone, salta anche Frongia. “Piazzato al ministero con la Dadone”
Daniele Frongia, un tempo definito lo scacchista dei 5 Stelle romani, è stato silurato dalla sindaca Raggi. Per rimanere in una metafora scacchistica, tradito proprio dalla sua “regina”, che lo ha trattato come l’ultimo dei pedoni. Piazzato al ministero grillino, nella logica del potere più vecchio (Promoveatur ut amoveatur). Ammesso che andare appresso alle scarpette rosse della Dadone sia una promozione.
L’ex vicesindaco Daniele Frongia entrerà infatti a far parte del Gabinetto del Ministro delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone. La sindaca di Roma Virginia Raggi avrebbe trovato un posto nel Governo al suo assessore attuale allo Sport.
La notizia, anticipata dal Foglio, è stata confermata da diverse fonti a Palazzo Senatorio. In particolare Frongia si occuperà di diversi temi tra cui il Servizio civile universale e il Recovery Plan.
Frongia continuerà ad avere rapporti stretti con il Campidoglio visto l’incarico che gli è stato conferito dalla Sindaca come Commissario Straordinario Uefa Euro 2020. La nomina ufficiale arriverà nei prossimi giorni.
Daniele Frongia, da fedelissimo della Raggi a scaricato
Ieri Frongia ha parlato da titolarissimo del Comune di Roma, intervenendo come assessore allo Sport all’inaugurazione di una palestra cittadina e poi a una radio privata romana.
“Il tema stadio è molto importante, seguito anche in prima persona dalla Sindaca. Non ho elementi nuovi sul progetto nuovo stadio della Roma Tor di Valle. Sappiamo dai giornali di questa corrispondenza, anche il Comune ha fatto la sua parte, ma non vedo novità. Sul cercare nuove aree, non lo dico io, ma lo dice la legge: quando ci sono proposte da fare per nuove opere è il privato che individua l’area sulla quale poi presenta un progetto. Non è il comune che va alla ricerca dell’area, è il privato che lo fa e poi formula una proposta. Questo è l’iter previsto dalla normativa”. Lo ha detto Daniele Frongia, Assessore allo Sport e ai grandi eventi cittadini di Roma Capitale alla radio privata romana.
“Io non ho ne conosciuto, né incontrato e né sentito mai la nuova proprietà della Roma, i Friedkin. Questo è un dato di fatto. Il mio rapporto è prevalentemente con il dipartimento sociale “Roma Cares” che fa un grandissimo lavoro sul territorio e lo ha fatto anche durante la pandemia”.
“Coinvolgere Mourinho come figura per rilanciare lo sport romano? Chi non lo vorrebbe? E’ l’uomo del momento, un grandissimo colpo intanto pensiamo al suo insediamento ed alla sua squadra, abbiamo letto nomi interessanti che potrebbero accompagnarlo in questa avventura alcuni legatissimi alla Roma. Aspettiamo il loro arrivo e ne riparliamo volentieri”. Di sicuro non sarà più lui a riparlarne. Lo aspetta la Dadone.