La Raggi ricorda le vittime delle Foibe

Le parole della Raggi

”Dare un volto a queste persone – ha aggiunto Raggi– non è un esercizio che riguarda gli storici ma ognuno di noi per avere la forza necessaria a evitare che nuove forme di discriminazione ed esclusione tornino tra noi. Anche a Roma arrivarono numerosi esuli all’improvviso, senza una casa e una patria, indesiderati nei territori dove erano nati e cresciuti e indesiderati e sgraditi anche in Italia, due volte vittime dell’indifferenza, che è molto pericolosa: colpisce sempre chi è più debole, ne nega l’identità, mette all’angolo chi non ce la fa e chi non ha voce. La pratica delle foibe serviva a questo, a seppellire, cancellare le persone per nasconderle dalla vista e dalla storia. L’indifferenza è complice.

Riflettere su quella storia

Quella storia deve farci riflettere ancora di più oggi e a voi ragazzi chiediamo di essere vigili e attenti. Queste giornate e il Viaggio del ricordo, che il Campidoglio organizza da anni e per cui partiremo a breve, servono a conoscere la storia e a trasmettere quella memoria insieme a chi con occhi da bambino visse quel dramma in prima persona”.

”Ricordiamo oggi le vittime delle Foibe, una delle tragedie del novecento – ha detto Mammì- Ognuno di noi ha la responsabilità di conoscere e agire ogni giorno, perché nella conoscenza e consapevolezza si trova la chiave per essere liberi”.