La Raggi “sana” i centri sociali. L’ira della Meloni: niente regali

Raggi scandalosa e Meloni furibonda: un provvedimento discutibile e guarda caso a fine legislatura. “La delibera sul patrimonio del sindaco Raggi e della sua giunta è l’ennesimo insulto all’intelligenza dei romani. A fine consiliatura, per accattivarsi le simpatie della sinistra antagonista l’amministrazione grillina vuole fare la sanatoria per i centri sociali che illegalmente occupano gli stabili a Roma spacciandola per un servizio ai cittadini. Regalare intere strutture a gente che agisce da anni nella totale illegalità, però, non vuol dire tutelare le associazioni che offrono servizi”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Meloni: la Raggi legittima centri sociali
“Se alla Raggi o al M5S fosse davvero interessato tutelare realtà che per il territorio rappresentano un punto di riferimento, non avrebbero trattato come fuorilegge l’associazione Fratelli Mattei, sfrattata dopo 11 anni dalla strutturata assegnata dall’allora sindaco Veltroni, con tanto di cambio di serratura. Ci opporremo a questo patetico tentativo estremo di un sindaco inadeguato tanto quanto i suoi compagni di governo”, conclude. Infine, l’aggiornamento del cronoprogramma, nell’attesa di una ricognizione amministrativa e tecnica integrale, consentirà di salvaguardare il patrimonio scongiurando il rischio di occupazioni abusive oltre che il depauperamento e degrado degli immobili, scongiurando altri aggravi per le casse comunali anche causa di procedure contabili ed erariali.

Il sindaco li contrabbanda come valori sociali
Così la Raggi ha giustificato i suoi provvedimenti. “L’emergenza sanitaria Covid-19 ha provocato delle criticità eccezionali di cui dobbiamo tenere conto, anche per assicurare che ogni fase di riacquisizione si svolga con certezza e celerità amministrativa. Salvaguardando le realtà associative che soprattutto in questa fase hanno sostenuto famiglie e imprese e prevenendo potenziali problemi di disagio sociale e di ordine pubblico. L’impegno è portare avanti il procedimento di riordino nel più breve tempo possibile. Garantendo la continuità al lavoro di tanti operatori che offrono servizi dal forte valore sociale e culturale a beneficio della nostra comunità”.
Raggi: “Garantire le attività sociali e culturali”
Quindi, “procedere con la verifica e ricognizione integrale del patrimonio immobiliare comunale, verificare titoli di assegnazioni. Continuando però a garantire le attività sociali e culturali, ma anche imprenditoriali, che utilizzano beni comunali, purché in regola con il versamento del canone”. Così la Giunta capitolina ha dato mandato al Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative di aggiornare e superare il piano di riordino del patrimonio immobiliare indisponibile in concessione previsto dalla Delibera 140 del 2015. Prevedendo anche l’applicazione di misure temporanee di salvaguardia che tengono conto delle criticità dell’emergenza sanitaria da Covid-19. E consentendo alle realtà che svolgono attività importanti per la città, di proseguire le attività fino al termine delle procedure amministrative per la nuova assegnazione.