La Raggi umilia il PD in primo Municipio. Ma i dem festeggiano i successi immaginari

La sindaca Virginia Raggi ha via via svuotato di funzioni e competenze il primo Municipio. Quello del centro storico di Roma, e di alcuni quartieri storici come Trastevere, Borgo Pio Testaccio e San Saba. Passando per San Giovanni e l’Aventino. Solo che quello che dovrebbe essere la perla di Roma è un parlamentino a guida PD. E allora tra la presidente Sabrina Alfonsi e la sindaca spesso sono scintille. Così le ultime decisioni prese dalla Raggi hanno completamente tagliato fuori il livello municipale. Che ha dovuto subire più o meno in silenzio. Prima l’apertura dei varchi della ZTL fino al 31 agosto, con i residenti inferociti. Che adesso minacciano una class action per riavere indietro i soldi dei permessi. Poi la deroga ai piani di massima occupabilità. Per consentire agli esercizi commerciali di occupare fino al 35 per cento in più di suolo pubblico. Il tutto unito al degrado delle aree verdi e alla desertificazione del centro città. Che si va sempre più spopolando. Con negozi chiusi e alcune feste storiche come quella di Piazza Navona che sono state soppresse. Per finire con l’emergenza dei micro campi abusivi. Perchè oltre il 90 per cento di questi insediamenti dei nuovi invisibili si troverebbe proprio all’interno della Mura Aureliane.

E in tutto questo, il PD presenta i risultati di quattro anni di governo del Municipio. Come un grande trionfo, ma non si capisce davvero per cosa.

Il PD festeggia i quattro anni di governo nel Municipio centro storico. Ma i risultati li vedono solo loro

Il Partito Democratico e la presidente del primo Municipio Sabrina Alfonsi hanno voluto festeggiare i quattro anni di governo del territorio. Rivendicando una serie di risultati che però i cittadini non riescono proprio a vedere. Ricordiamo che qui siamo all’opposizione rispetto alla Raggi, dichiara in una nota il coordinamento municipale del PD. Pertanto lo sforzo che ha contraddistinto l’iniziativa politica della maggioranza vale il doppio. Sarà anche così, ma sono proprio questi risultati che si stentano a vedere. Perchè tutto il centro di Roma specie dopo il coronavirus sembra come devastato da un conflitto bellico. Uffici chiusi e alberghi vuoti. Molti con le porte blindate con assi di legno per evitare le occupazioni. Aree verdi in preda al degrado. Mercatini abusivi un po’ ovunque, come quello appena dietro alla Basilica di San Giovanni. Spaccio notturno agli angoli delle strade e centinaia di micro insediamenti abusivi di sbandati. Oltre 200 micro campi secondo il censimento più recente.

I dem, facciamo rete e comunità. Ma il progetto Roma sei Mia sarebbe un fallimento 

Noi facciamo rete e sviluppiamo il senso di inclusione e di comunità, spiegano i dem nel loro documento.  Ma un po’ di mercati rionali rimessi a posto e qualche progetto incentrato sulla scuola e l’accoglienza sembrano davvero un po’ pochino. E secondo i cittadini anche il progetto di sinergia con i privati chiamato Roma sei Mia sarebbe stato un fallimento. Perché le oltre trenta aree verdi prese in carico e manutenute in realtà sarebbero solo quelle funzionali agli esercizi commerciali. Insomma, secondo quanto riportano i comitati sul sito online il quotidianoromano se con questi numeri la presidente Alfonsi vuole lanciarsi per essere la futura candidata a sindaco del PD contro la Raggi saremmo di fronte a una ipotesi davvero imbarazzante. Chissà che non sia proprio il centrodestra alla fine ad approfittare della situazione e a garantire il cambiamento che a Roma aspettano in tanti.

http://www.diarioromano.it/i-grandi-successi-del-pd-nel-municipio-i/