La Regione Lazio a Trento per un confronto tra le Regioni su sanità e medicinali critici nelle politiche europee

Trento, il Lazio si fa sentire a Bruxelles e a Trento. Oggi, presso il Consiglio provinciale di Trento, si è tenuto il Coordinamento della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Al centro dei lavori c’era un tema di rilevanza strategica: la sicurezza dei medicinali critici e la preparazione dell’Europa alle future emergenze sanitarie. Tra i protagonisti, il Presidente del Consiglio del Lazio, Antonello Aurigemma, relatore per il parere “Preparare l’UE per la prossima crisi sanitaria: una strategia sulle contromisure mediche”, che ha dettato l’agenda del dibattito.
Aurigemma, noto per la sua esperienza nelle relazioni istituzionali europee, ha sottolineato come le Regioni siano il vero cuore operativo delle politiche sanitarie. «La pandemia ci ha insegnato che la prossimità ai cittadini fa la differenza – ha dichiarato –. Le strategie europee devono tradursi in azioni concrete sui territori, con farmaci disponibili e reti sanitarie pronte a reagire». Un messaggio chiaro: senza il contributo attivo delle assemblee legislative regionali, l’Europa resta astratta.

La Regione Lazio a Trento per le politiche sanitarie europee
In apertura, il Coordinatore ha delineato il quadro europeo. «Questi dossier non sono semplici documenti – ha spiegato – ma strumenti cruciali per rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari regionali e garantire la disponibilità dei medicinali essenziali sul territorio dell’Unione». Una presa di posizione che fotografa il clima attuale: tra pandemia, dipendenza da fornitori esteri e carenze di farmaci strategici, l’Europa osserva con attenzione il lavoro dei legislatori regionali.
Il Lazio, guidato da Aurigemma, ha puntato i riflettori su due dossier centrali. Il primo, l’“Atto legislativo sui medicinali critici”, già approvato in Commissione NAT del Comitato europeo delle Regioni, mira a rafforzare la catena di approvvigionamento dei farmaci essenziali. Il secondo dossier, di cui Aurigemma è relatore, propone una strategia europea coordinata per le emergenze sanitarie, valorizzando il ruolo dei territori nella prevenzione e nella gestione delle crisi.
Durante il confronto, Aurigemma ha messo in evidenza due priorità: ridurre la dipendenza dell’Europa dai fornitori esterni e garantire equità di accesso ai medicinali critici. «Non possiamo più permetterci che decisioni strategiche vengano prese lontano dai cittadini – ha spiegato –. Le Regioni devono essere protagoniste, non spettatrici». Le sue parole hanno raccolto il consenso unanime dei Presidenti regionali: la sicurezza sanitaria passa dal radicamento sul territorio e dalla capacità di anticipare le emergenze.

La concertazione multilivello tra UE, Stato e Regioni
La discussione ha inoltre toccato il tema della concertazione multilivello tra UE, Stato e Regioni. Aurigemma ha insistito sulla necessità di sincronizzare normative e pratiche, evitando che le politiche europee restino documenti teorici incapaci di incidere sulla vita reale dei cittadini. In questa ottica, il Lazio si è fatto portavoce di un modello di governance regionale attivo, incisivo e operativo, in grado di tradurre le strategie europee in misure concrete.
A conclusione dei lavori, il Coordinatore ha lodato il lavoro di Aurigemma, definendolo “punto di riferimento imprescindibile per le autonomie legislative italiane in Europa”. Non è un dettaglio: la capacità di rappresentare le Regioni a Bruxelles e di far ascoltare la voce del territorio diventa un fattore critico di resilienza sanitaria per tutto il Paese.
Il messaggio finale, ribadito da Aurigemma e condiviso dai Presidenti delle assemblee legislative, è inequivocabile: la dimensione europea delle politiche sanitarie è ormai parte integrante dell’azione regionale. Salute, ricerca e sicurezza dei cittadini richiedono collaborazione, scambio di buone pratiche e decisioni tempestive. Il Lazio, con Aurigemma in prima linea, si pone come modello di autonomia responsabile e di leadership territoriale a livello europeo.

Sul tavolo non solo tecnicismi burocratici
Trento oggi ha ospitato più di una semplice riunione tecnica: è stata la dimostrazione che le Regioni italiane possono fare la differenza quando hanno un rappresentante capace di portare il territorio al centro delle politiche continentali. Aurigemma, con il suo ruolo strategico, ha reso evidente che la governance sanitaria europea non è lontana e astratta: passa dalla concretezza delle decisioni regionali, dalla gestione dei medicinali critici e dalla preparazione alle emergenze.
In un’Europa che affronta fragilità sanitarie e crisi impreviste, il Lazio dimostra di saper essere protagonista. E con Antonello Aurigemma alla guida, le Regioni italiane hanno una voce chiara, forte e influente, capace di trasformare la teoria europea in azione concreta per la sicurezza dei cittadini.
