La Regione Lazio di Francesco Rocca si autocelebra: “Spesi 3,3 milioni per la comunicazione”. Festa dei selfie mentre la sanità arranca

Francesco Rocca

Adesso non ci si mette solo il consigliere di Azione Alessio D’Amato a fare “le pulci” su quanto speso dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Se D’Amato ha infatti sollevato il polverone sul viaggio a Osaka, ecco che ora i conti in tasca (ma ricordiamoci che i soldi sono dei cittadini…) al governatore li fa anche un’altra consigliera di opposizione, stavolta del Pd, Eleonora Mattia.

L’esponente Dem vuole dare battaglia. E così, mentre la Corte dei Conti indaga sulle spese incredibili sostenute dalla delegazione regionale per il viaggio in Giappone – 1.800, con un dettaglio che parla di cravattini e foulard personalizzati, pagati 122 euro l’uno e trolley griffati da 275 euro ciascuno. Ma anche di video promozionalicinque mini-filmati di pochi minuti, costati la bellezza di 67mila euro. Praticamente 8.387 euro al minuto, come se fosse un documentario di lusso, e non un semplice contenuto da social – ecco che arriva una nuova spina nel fianco per Rocca. I costi per la comunicazione e la promozione, svela Eleonora Mattia, in un anno sono infatti raddoppiati. Perlopiù con affidamenti diretti.

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Soldi pubblici, comunicazione privata

Secondo i calcoli della consigliera tra il 2023 e il 2024 la Regione ha raddoppiato i fondi per comunicazione e promozione: da 1,6 milioni si è passati oltre 3,3 milioni di euro. Una cifra monstre, usata in gran parte per affidamenti diretti, cioè senza gara. Nel 2023, ben 1,7 milioni sono stati assegnati in questo modo. Stessa proporzione anche quest’anno: su 1,1 milioni già spesioltre 500mila euro sono stati distribuiti senza passare per una selezione pubblica.

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Spot, eventi e… Babbo Natale

Tra i beneficiari ci sono società, Comuni, associazioni e consorzi. A LazioCrea sono andati 520mila euro per iniziative a favore dell’immagine di Rocca. Poi 304mila euro a concessionari pubblicitari per una campagna sulla sanità e 165mila euro a SocialCom srl per il progetto “Raccontare la Sanità, Esaltare un’Eccellenza”. Peccato, però, che da quello che ci raccontano i lettori e che abbiamo verificato chiamando il CUP, le liste d’attesa per una visita specialistica siano lunghissime, quando non sono chiuse. E che se un paziente ha bisogno di più di una visita con “priorità”, fa prima a morire. Perché il medico di base, a causa delle restrizioni applicate, non può prescrivergliene più di una con questa “facilitazione”. Come se fosse un divertimento e non una necessità.

Ma non finisce qui. La Regione ha investito 400mila euro per promuoversi a bordo della nave Amerigo Vespucci, altre decine di migliaia per eventi locali, tra cui: 48mila euro a Ciampino10mila ad Aquino per il “Villaggio di Babbo Natale”18mila per i Boat Days122mila euro alla Camera di commercio Rieti-Viterbo per il salone dell’enogastronomia.

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“Non basta un lifting all’immagine”

Eleonora Mattia attacca: «I problemi reali non si risolvono con lo storytelling, ma affrontando le emergenze vere: ospedali, ambulatori, liste d’attesa. Invece, si investe in marketing mentre la sanità resta al palo». E annuncia una raffica di interrogazioni per fare luce sulle modalità di spesa, sugli affidamenti e sui destinatari dei fondi.

In un momento in cui i cittadini chiedono soprattutto cure e risposte vere e concrete, la Regione preferisce raccontarsi con spot, slogan e selfie istituzionali. E la domanda sorge quindi spontanea: è davvero questa la priorità del Lazio?

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