La Regione Lazio promuove il ‘socio’ di Mister Asfalto, ok all’ampliamento della controversa cava di Aprilia
Aprilia, la storica e per molti versi controversa cava di pozzolana di “Riserva Nuova” verrà ampliata. La Regione Lazio, guidata dal governatore Francesco Rocca (FdI), ha emesso quest’oggi 23 settembre il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) che dà il via libera al cantiere. Una autorizzazione che consente ad un noto Gruppo imprenditoriale locale, molto attivo nel settore asfalto e costruzioni, di procedere all’ingrandimento del sito industriale. Il via libera della Regione Lazio arriva dopo un iter burocratico a dir poco lungo e tortuoso durato otto anni. Un iter che ha visto il Comune di Aprilia fermo oppositore del progetto.
La storica cava di Aprilia potrà allargarsi: ok della Regione Lazio
Del resto la cava di Aprilia, anche di recente, sarebbe stata oggetto di controlli dei Carabinieri Forestali. Gli occhi della Procura di Latina sarebbero stati puntati da tempo su questo lembo di terreno mangiato dalle ruspe riconducibili al Gruppo locale. Nel corso almeno di uno di questi controlli sarebbero stati accertati – così riportano le carte della Regione Lazio – scavi effettuati senza autorizzazioni.
Il Comune di Aprilia, inoltre, avrebbe rilevato più volte, sempre negli ultimi anni, la presunta mancata trasmissione della documentazione richiesta da parte del Gruppo locale. Inoltre, in merito a questo ampliamento, il Comune avrebbe più volte espresso il proprio ‘No’ – forte e chiaro – al rilascio dell’autorizzazione.
L’intero iter burocratico regionale è stato costellato negli ultimi otto anni di tensioni tra ente locale e società proponente che sono riverberate fino agli uffici della Pisana. Solo ora che il Comune di Aprilia è commissariato, dopo lo scioglimento per mafia, con l’Ente municipale guidato da tre commissarie prefettizie, è arrivato da parte della Regione Lazio il via libera all’ampliamento della cava.
La Regione Lazio promuove il ‘socio’ di Mister Asfalto: insieme si sono occupati della litoranea Torvaianica-Ostia
Il Gruppo imprenditoriale (da sempre considerato vicino al ‘mondo del centrosinistra’) che ha ottenuto il via libera dalla Regione Lazio è stato da noi pizzicato, nelle ultime settimane, in una RTI-Rete Temporanea di Imprese che si è occupata del rifacimento della litoranea Torvaianica- Pratica di Mare-Ostia. Una RTI – ossia una associazione ma solo temporanea di imprese – dentro cui figura, tra gli altri, anche la società di “Mister Asfalto”. L’imprenditore dei Castelli Romani finito al centro di una esplosiva inchiesta della Procura di Roma.
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La Procura di Roma ha anche emesso in relazione all’indagine su Mister Asfalto 17 interdittive contro la società principale e 16 collegate. I nomi di queste ultime società però – da quanto a nostra conoscenza – non sono mai stati resi pubblici.
Un iter complesso e controverso
Tornando al tema principale del nostro articolo, la Regione Lazio ha deciso di confermare la pronuncia di compatibilità ambientale e di autorizzare l’attività estrattiva, a favore del Gruppo di Aprilia. Ribadendo che la documentazione progettuale rispetta tutte le prescrizioni normative.
La vicenda della cava di Apriliaostra quanto il meccanismo delle autorizzazioni regionali possa risultare complesso e, agli occhi di molti, persino ‘ambiguo’. Da un lato, il sistema di valutazioni ambientali, conferenze di servizi e riscontri normativi sembra garantire rigore e trasparenza. Dall’altro, il susseguirsi di dinieghi comunali, accertamenti di scavi non autorizzati e richieste di revoca rimaste senza esito alimenta la percezione di una macchina amministrativa capace di assorbire ogni conflitto. Senza mai fermare davvero l’iter. Una ‘giustizia procedurale’ che, pur muovendosi dentro i confini della legge, lascia aperti molti interrogativi sulla capacità delle istituzioni della regione Lazio di tutelare davvero e fino in fondo il territorio e di resistere al peso degli interessi economici in gioco.

