La risposta del Viminale alle violenze in ospedale: torna il posto di Polizia fisso. Si parte da Roma

pronto soccorso (2)

“I camici bianchi – medici, infermieri, tecnici – dedicano la propria vita a una funzione fondamentale come quella di curare la salute dei cittadini e svolgono il loro lavoro anche la notte. Avvieremo un’iniziativa nei prossimi giorni per rafforzare o istituire presidi di polizia a partire dai plessi ospedalieri di maggiore importanza. Anche qui partiremo dalla Capitale e poi ci dedicheremo alle altre grandi città. È un ulteriore tassello di una generale strategia finalizzata all’aumento della presenza delle forze di Polizia in tutti i luoghi di maggiore frequentazione dei cittadini”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in una intervista al quotidiano romano il Messaggero parlando degli episodi di violenza che si verificano all’interno degli ospedali.

Risultati tangibili al più presto anche sul problema dei clandestini

Sul problema immigrazione, il ministro spiega che “questo Governo a partire dal Presidente Meloni, ha chiarito fin da subito che svilupperà un’azione mirata su diversi fronti tesa a governare il fenomeno all’origine. L’immigrazione irregolare si combatte fermando le partenze prima ancora degli sbarchi. È evidente che si tratta di un fenomeno di una tale complessità che non può trovare soluzione in pochi giorni. Ma sono sicuro che siamo sulla buona strada per ottenere al più presto risultati tangibili”. Spiega che “sotto il coordinamento del Presidente del Consiglio e d’intesa col ministro Tajani abbiamo pianificato un serrato programma di incontri con i miei omologhi di questi Paesi. Il rapporto con loro è necessario per condividere l’azione di contrasto ai trafficanti di esseri umani che partono e transitano da questi stessi territori”.

Già diminuito il numero di clandestini portati dalle Ong

“Proprio domani sarò in Turchia e a seguire, con il ministro Tajani, andremo in Tunisia e in Libia. Vogliamo condividere con questi Paesi un’intensa cooperazione bilaterale e di sostegno operativo per fermare le partenze. Allo stesso tempo vogliamo garantire canali di ingresso regolari come alternativa al business dei trafficanti. La prima applicazione del nostro Decreto ha fatto registrare da parte delle Ong un comportamento che si è uniformato alle regole che abbiamo dettato – aggiunge il ministro -. Come conseguenza, in questi giorni è diminuito il numero delle persone portate da queste organizzazioni senza che questo inficiasse la macchina dei salvataggi, cui provvedono le nostre istituzioni. È la riprova che le norme funzionano e che al più presto contribuiranno a ridurre il numero degli arrivi irregolari”.