Vogue: la Schlein ha un consulente di immagine. Lo avevamo sospettato da subito…

Beh insomma, stavolta i consulenti di immagine di Elly Schlein hanno toppato. L’intervista su Vogue forse andava evitata. Anche se ci ha dato una serie di informazioni interessanti, non sappiamo quanto gradite alla sinistra e al popolo del Pd. Già, il popolo del Pd. Ma chi l’ha votata la Schlein? Non gli iscritti del partito, quindi il partito stesso, ma solo una massa diffusa di vaghi simpatizzanti. Gli estremisti, i verdastri, gli ecovandali, gli Lgbt o come si chiamano, i centri sociali, i teoreti della “schwa”, probabilmente gli anarchici insurrezionalisti. Insomma una minoranza residuale, non certo rappresentativa né della sinistra né della classe lavoratrice italiana. Ma la democrazia rappresentativa (troppo) diffusa è sacra, e allora si tengano la Schlein e i suoi sodali.
Un consulente di immagine e di colori per la Schlein
Vediamo che dice l’intervista a Vogue. “In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”. Così Elly Schlein che, posando per Vogue, svela nell’intervista di scegliere il suo abbigliamento con decisioni che “dipendono sicuramente dalla situazione in cui mi trovo. A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale”. Sul suo sito Enrica Chicchio si presenta come image consultant e personal shopper. “Forte di un’esperienza lavorativa di 15 anni nel panorama dell’arte contemporanea, ho deciso di declinare il gusto estetico così maturato, nel settore che amo di più: quello dell’immagine”, scrive. Un servizio, come lo definisce lei, che “si rivolge a tutti coloro che decidono di affrontare un nuovo percorso personale di cambiamento o professionale”. Insomma, roba per ricchi e anche un po’ snob.

Le confessioni della leader a Vogue
“E’ un servizio costoso? E’ un servizio pensato per tutte le tasche e varia in base al tipo di prestazione offerta”, si legge ancora sul sito. Enrica Chiccio tiene anche dei corsi di formazione in Armocromia. Nella sua intervista a Vogue, la segretaria del Pd ha raccontato anche di essere “una grande appassionata di musica” e di suonare il pianoforte da quando aveva 5 anni, “anche se non sono mai stata costante”, ha rivelato. “In questi ultimi tempi ho avuto poco tempo per ascoltare musica e ho capito che questo incide negativamente sulle mie giornate, sul mio umore. Come per il cinema, devo dirti che ascolto cose molto varie, ma soprattutto musica indie come i Mumford & Sons, i Radiohead e i canadesi Rural Alberta Advantage – una loro canzone, Four Night Rider, mi dà sempre la carica.
Contenta la sinistra di essere rappresentata dalla Schlein?
Che aveva un consulente di immagine, già lo si era capito sin dalle sue prime apparizioni pubbliche. Quell’aria finto casual, disinvolta, informale, era in realtà profondamente studiata a tavolino dai consulenti, e si vede. C’è qualcosa di male?, ci si chiederà. In realtà, sì, perché potrebbe sembrare una manipolazione delle masse, un condizionamento occulto, anche se gli studi sulla psicologia delle folle non sono approfonditi e comunque divulgati. Lei stessa, tra l’altro, era stata nello staff elettorale di Obama, e sappiamo che negli Usa questi aspetti sono assolutamente considerati in modo scientifico. Concludendo, però, se fossimo di sinistra, non ci piacerebbe davvero essere rappresentati da una persona come la Schlein: aristocratica, ricca, radical chic, con tutto quel che ne consegue. E infatti i risultati si vedono…