La Schlein sulla scia di Letta: Saviano, Sardine, Bella Ciao, etc. Speriamo che vinca

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Parte sulla note di “Bella ciao” la corsa di Elly Schlein alla segreteria del Pd. R questo già la dice lunga. La parlamentare dem ha lanciato la sua candidatura in un locale, il Monk, nel quartiere Pietralata di Roma, simbolicamente fuori dalla Ztl. La candidata ha parlato al centro della platea, su modello “town hall meeting”, lanciato dai democratici Usa per la campagna di Barack Obama che la stessa Schlein aveva seguito in prima persona. “Darò le spalle a qualcuno, mi scuso, ma abbiamo preferito metterci al centro”, tra la gente, ha spiegato lei stessa. Subito una pioggia di applausi, quando si è commossa spiegando di aver avuto una “settimana difficile” riferendosi all’attentato subito dalla sorella diplomatica. La Schlein si è fatta introdurre da un gruppi di “amici”, interventi simbolo di “un impegno della base, nella società civile”.

Qualche big del Pd si è visto a tifare Schlein

Così, parola alla presidente del Municipio 8 di Milano, Giulia Pelucchi, quello con più alta concentrazione di case popolari. Poi all’assessore all’Ambiente e bioeconomia di Mola di Bari Elvira Tarsitano. Al sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi e poi all’imprenditrice digitale piuttosto che all’architetto impegnata sul lavoro. “Le loro testimonianze raccontano la visione che vogliamo portare”, ha sottolineato la Schlein. Nessun palco e nessun Big da farci salire sopra, insomma. Al Monk, a tifare Elly, qualche esponente Pd di peso si è però visto. Tra gli altri il vice segretario del partito e deputato Peppe Provenzano e altri deputati come Arturo Scotto (portavoce di Articolo1), Laura Boldrini, Michel De Biase (esponente di spicco di AreaDem), Marco Furfaro, Cecilia D’Elia. E abbiamo detto tutto.

Anche Franceschino starebbe con la Schlein

A twittare o dichiarare il loro endorsement alla Schlein anche dirigenti del partito come Cesare Damiano (ex ministro e componente del Comitato costituente), poi scomparso. L’ex parlamentare e esponente di primo piano dell’ambientalismo Roberto Della Seta; Emanuele Felice, ex dirigente dem e anche lui tra i saggi costituenti; il deputato romano Roberto Morassut. Per Marina Sereni, l’ex vice ministro degli Esteri e riferimento di AreaDem, la componente di Dario Franceschini, Schlein rappresenta “una ventata di aria fresca di cui il Partito democratico ha grande bisogno”. Se lo dice lei… Alla domanda se il Pd con la Schlein ha trovato l’anti Giorgia? Lei ha risposto così: “Io non ho mai interpretato nulla come contro, ma per qualcosa di diverso. E’ chiaro che di una premier donna che non aiuta altre donne non ce ne facciamo nulla”.

Ma senza i voti di Renzi non sarebbe andata da nessuna parte

Vai Schlein, la perfetta continuità con Letta garantisce il governo della destra non per cinque, ma per vent’anni. Qualcuno però ricorda che “se non ci fosse stato Matteo Renzi e il suo 40% alle europee del 2014, Elly Schlein non sarebbe mai stata eletta. Se non ci fosse stata la rottamazione non sarebbe mai stata candidata. Poi ognuno fa le scelte che vuole, ma la verità storica è che senza Renzi Elly non sarebbe mai stata eletta”. Lo scrive su Twitter Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva.