La sinistra con la bava alla bocca per i complimenti di Draghi al governo libico

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Ma poi che ha detto Mario Draghi sulla Libia di così grave? “Esprimo soddisfazione per il lavoro della Libia sui salvataggi”. Tutto qui. Era in visita ufficiale in Libia dove ha incontrato i vertici del Paese dal quale partono smpre più spesso migliaia di clandestini per venire nel Bengodi italiano, dove anziché essere arrestati per numerosi e gravi reati, vengono nutriti, alloggiati, ospitati, tamponati. Pronti a sciamare nelle nostre città quando si sono stufati degli hotspot. E spesso, nelle nostre città, delinquono, perché lavoro non c’è neanche per gli italiani.

Sinistra contro Draghi e per i clandestini

Questi clandestini, che violano le leggi del loro Stato e del nostro, e che si pagano il passaggio con cifre che la maggior parte degli italiani neanche si sogna, suscitano però la solidarietà e la commozione dei fautori dell’invasione contro la loro patria. Le sinistre, che da sempre, inspiegabilmente, vogliono le porte aperte a questa gente che non scappa da nessuna guerra, che non è perseguitata da nessuno, tranne pochissimi casi.

Draghi crocifisso dai paladini dell’invasione a tutti i costi

Ebbene, per aver pronunciato una frase normalissima, Draghi è stato crocifisso dai soliti buonisti cristianoidi con la bava alla bocca, che auspicano la totale invasione dell’Italia da parte di gente che crede di diventare ricca qui da noi senza lavorare, grazie a una propaganda che glielo fa credere. Gli sbarchi sono aumentati, e mentre il governo dà la caccia agli italiano che prendono un caffè, spalanca le porte tutti i giorni a fuorilegge magari positivi al Covid che non rispettano né gli italiani né le loro leggi né le loro usanze né la loro religione.

I soliti noti amici delle ong

Così, alle legittime e giuste parole di Draghi, i soliti noti si sono rivoltati perché la Libia, fedele ai patti con l’Italia, tenta di arginare l’invasion di clandestini che giungono da tutta l’Africa per venire da noi. E per farlo debbono passare le il nord dell’Africa, quindi Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e in parte Egitto. Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana, secondo cui i clandstini in Libia vivono in condizioni inumane e atroci. Come se la mafia nigeriana in Italia li facesse vivere in condizioni migliori.

Fermiamo i clandestini  rimandiamoli nel loro Paese

Poi l’eurodeputato del Pd Majorino, che da Bruxelles evidentemente non vede Lampedusa e tutte le altre coste italine oggetto di ingresso non autorizzato dal persone non invitate e senza documenti. Poi Orfini, sempre del Pd, che andò su una delle tante navi caritatevoli delle ong, poi ovviamente la solita Boldrini, che ormai ci ha abituato alle sue esternazioni. La Libia, insomma, ha il solo torto di fermare i clandestini in fuga e portarli nei centri di detenzione, verosimilmene per rispedirli nei Paese dai quali provengono. Lo facessimo anche noi…