La sinistra conferma la volontà politica di distruggere i ristoranti e i bar

Le chiusure del governo ai ristoranti e altro sono chiaramente ideologiche. ”Per la ristorazione criteri e orari ingiustificatamente punitivi”. Cna agroalimentare, Confartigianato alimentazione e Casartigiani alimentare, in rappresentanza delle piccole imprese della ristorazione, sono profondamente deluse dalle nuove indicazioni del Governo in merito alle riaperture. ”Ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, dalla lettura del decreto riaperture pubblicato in Gazzetta Ufficiale, potranno formalmente riaprire dal 26 aprile. Ma – sottolineano le tre associazioni – i criteri e le condizioni imposte appaiono del tutto ingiustificati e discriminatori nei confronti di attività che hanno dimostrato di non incidere sull’andamento dei contagi”.
Ristoranti e bar, amarezza per i divieti del governo Draghi
”Amarezza” viene manifestata dalle associazioni anche per ”l’assenza di indicazioni per le attività di catering ed eventi in occasione delle cerimonie civili e religiose. Con un ulteriore gravissimo pregiudizio per le imprese”. Il provvedimento prevede, infatti, la riapertura da lunedì 26 aprile per il consumo al tavolo (esclusivamente in zona gialla), ma solo all’aperto e fino alle ore 22. Soltanto dal primo giugno sarà possibile svolgere attività al chiuso, ”ma con l’incomprensibile limitazione delle ore 18 mentre sarà consentito praticare sport di contatto anche dopo quest’ora”. Le associazioni rilevano, inoltre, che ”sono rimasti inascoltati i suggerimenti per rafforzare le già severe cautele per la prevenzione del rischio.

Perché un anno fa non c’erano restrizioni di orari?
E sottolineano la contraddizione rispetto a un anno fa dove le medesime attività di ristorazione poterono riaprire il 16 maggio senza alcuna restrizione di orari. Quando ancora non esistevano vaccini e vaccinati. Un provvedimento di cautela, quindi quello di quest’anno, che sembra ignorare il positivo avanzamento della campagna vaccinale. Confidiamo che il Governo corregga l’attuale orientamento nei confronti delle attività di ristorazione”, concludono.
Fratelli d’Italia insorge contro la privazione della libertà
Protesta Fratelli d’Italia. “La verità è che il coprifuoco non serve a nulla se non a privare i cittadini italiani della propria libertà e a mettere ulteriormente in ginocchio le aziende. Fratelli d’Italia chiede la sospensione immediata di questo provvedimento”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Rincara la dose La Russa. “Vi pare possibile che il Coronavirus colpisca più di notte che di giorno? La notte, meglio dire la tarda sera sino a mezzanotte o l’una, c’è meno gente in giro che durante il giorno. Non si capisce cosa voglia dire coprifuoco che era giustificato in tempi di guerra solo perché, senza coprifuoco, le luci sarebbero state viste dai bombardieri che dagli aerei avrebbero bombardato”. Lo afferma il senatore Ignazio La Russa in merito alle scelte dell’attuale esecutivo Draghi.
La Russa: coprifuoco? Ma mica ci sono i bombardamenti…
“Ma che c’entra – ribadisce La Russa- una malattia con il coprifuoco alle dieci di sera? Noi non lo abbiamo ancora capito. Il coprifuoco alle ore 22 sino al 31 luglio? Ma stiamo scherzando? Quando mezza Italia, alle dieci di sera,comincia a mangiare e l’altra metà quasi…”. “Noi – evidenzia il senatore di Fdi all’AdnKronos- vogliamo abolire il coprifuoco e diciamo al governo di ordinare e far rispettare i comportamenti,i protocolli, i metodi di distanza,dentro,fuori. Ma non si può impedire la libera circolazione delle persone garantita dalla costituzione”.
Ghera: Zingaretti rimedi alle scriteriate scelte del governo
Interviene anche FdI alla Regione Lazio. “Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti si attivi per far lavorare ristoranti, bar e teatri oltre l’orario delle 22. Solo in questo modo si andrebbe incontro in modo concreto alle esigenze dei ristoratori e di tutte quelle attività fino a oggi penalizzate dalla pandemia. E si potrebbe porre un rimedio alle scriteriate scelte del governo che ha sì consentito di cenare in un ristorante o di assistere a uno spettacolo di sera, ma tenendo invariato il coprifuoco. Oggi se ne è accorto anche il Governatore della Campania che é dello stesso partito, il Pd, chissà quando sarà la volta del Presidente del Lazio”. Lo dichiara, in una nota, Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.