La sinistra continua a non capire perché le donne leader in Europa siano tutte di destra

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La polemica imbastita a sinistra rispetto alla prima donna Presidente del Consiglio in Italia per me è semplicemente paradossale. Giorgia Meloni è donna, ma non lo sarebbe abbastanza perché non femminista.
A sinistra rimangono esterrefatte guardando la sfilza di donne che hanno raggiunto il potere in Europa, accorgendosi che sono tutte di destra. Allora si affannano a trovare spiegazioni rocambolesche e cervellotiche. Le donne di destra, a loro avviso, raggiungono il potere perché risponderebbero a logiche maschiliste. Questo doppiopesismo l’ho provato anche io, sulla mia pelle. Sono diventata il primo sindaco donna eletto della mia città, la più giovane. Ma non era un traguardo da festeggiare perché ero collocata politicamente dalla parte sbagliata, una sciagura perché ero della Lega.
Quote rosa? Squalificanti per le donne
Mi sono sempre ribellata al concetto delle quote rosa, perché squalificanti nei confronti delle donne che oggigiorno sono assolutamente in condizione di competere ad armi pari con gli uomini. Una volta, qualche anno fa, semplicemente da consigliere comunale di opposizione mi trovai ad una assemblea di Anci giovani a discutere con l’allora presidente della Camera Laura Boldrini. Già allora le feci notare che le più importanti cariche ricoperte da donne in Europa non erano state raggiunte grazie alle quote rosa, ma semplicemente grazie al merito. Mi rispose che in Italia era diverso. Chissà se adesso con Giorgia Meloni premier non abbia cambiato idea. Eppure gli attacchi più feroci li ricevo proprio da sinistra. L’uomo che amo è stata eletto da poco alla camera dei deputati, dopo 17 anni di militanza nella Lega.
Certa stampa di sinistra è rimasta alla preistoria
Eppure proprio una certa stampa che sbandiera valori progressisti, ogni volta che scrive di lui non esita a definirlo “il compagno di Susanna Ceccardi”. Fa scalpore che un maschio abbia raggiunto quel traguardo dopo la consorte, e non il contrario. Un po’ come la notizia dell’uomo che morde il cane. Non credo che l’astronauta Neil Armstrong, durante la conferenza stampa prima dell’allunaggio, abbia dovuto giustificare al mondo la propria assenza dalla Terra per un certo periodo, indugiando sul dove, come e a chi avrebbe lasciato i figli. Samantha Cristoforetti, invece, prima della missione sulla Stazione spaziale internazionale di cui è stata comandante, ha fatto notizia sui media perché avrebbe affidato i figli al marito mentre si trovava nello Spazio. Tutto questo è preistorico. Eppure si potrebbe fare un passo in avanti, siamo nel 2022.
La realtà è molto più avanti di come la leggiamo sui giornali
Quando diventai europarlamentare avevo in grembo mia figlia. La prima cosa che mi chiesero i giornali fu “come farai con la bambina, chi te la guarderà?”. Ma a un parlamentare uomo che ha dei figli, chiedono come si organizza quando va a Bruxelles o a Roma? A nessuno dei miei colleghi uomini hanno mai fatto questa domanda. E probabilmente si organizzano come faccio io, tra asilo, nonni, o babysitter. Dicono che i politici siano fuori dal mondo. Ma anche certi giornalisti probabilmente non sono mai stati fuori da un asilo, altrimenti avrebbero visto decine di padri impegnati a prendere i figli per poi accompagnarli a calcio, a danza, in piscina e la sera a preparare cena perché la mamma è fuori per lavoro. La realtà probabilmente è molto più avanti di come la leggiamo sui giornali o la vediamo in televisione.
La notizia è che ora c’è un governo eletto dal popolo
Mentre eravamo impegnatissimi in dibattiti sull’arretratezza femminile in Italia, una donna, peraltro bionda e di un metro e sessanta, si faceva spazio tra i suoi predecessori tecnici, soltanto grazie al voto del popolo. Questa è la vera novità, la notizia degli ultimi 10 anni. Non soltanto una donna, ma finalmente di nuovo un governo in carica grazie al voto dei cittadini. A sinistra, ritendosi unici depositari della difesa e della tutela delle donne, dei gay, dei migranti, proprio non si capacitano come mai questi ultimi, spesso e volentieri, votano a destra. Magari la sinistra potrebbe impiegare il tempo a capire che, probabilmente, coloro che non li votano più, non hanno bisogno di essere difesi da fascismi a più riprese evocati ma inesistentiE avrebbero invece la necessità di essere protetti da inflazione, disoccupazione, caro bollette.
I veri problemi della gente sono altri
Sarà mica che le donne, i gay, i migranti, al pari dei loro colleghi esseri umani maschi ed eterosessuali, abbiano in cima alla lista delle priorità il problema di campare dignitosamente in questa società? Sarà mica che quelle che un certo pensiero imprigiona in categorie, siano, “semplicemente”, persone? Mentre la sinistra si interroga, il nuovo governo cerca le soluzioni. Un compito non facile. Anche per una donna.