La sinistra europea boicotta l’accordo con la Tunisia: vuole dare via libera alle partenze dei clandestini

porti clandestini

“La sinistra smetta di boicottare l’accordo Ue-Tunisia. Fin dal primo giorno il Pd e la sinistra europea hanno lavorato per affossare l’accordo. Lo hanno fatto ancora in questi giorni di plenaria a Strasburgo, sia nel corso del dibattito sul tema sia in quello di ieri sullo stato dell’Unione con la presidente Von der Leyen, intimando alla presidente della Commissione di non dare corso all’accordo”. lo afferma il capo delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.

Fidanza: la sinistra lavora contro l’accordo Ue-Tunisia

“Si tratta -ricorda- di un memorandum che prevede procedure articolate prima di arrivare all’erogazione delle risorse destinate al Governo tunisino. È di tutta evidenza che, se nel frattempo da parte tunisina viene percepito un clima di ostilità politica crescente, anche l’impegno delle autorità locali nel contenere le partenze in questi giorni così difficili, in cui i flussi aumentano e l’accordo non è ancora formalmente in vigore, può risentirne in maniera pesante. Sabotare politicamente l’accordo significa quindi rendersi complici degli sbarchi e dei trafficanti. Tacere di fronte al comportamento ipocrita dei Governi francese e tedesco che si sono rimangiati gli impegni sui ricollocamenti volontari, significa rendersi complici di chi vuole trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa”.

Tunisi vieta l’ingresso alla delegazione Ue

E infatti il governo tunisino ha negato l’autorizzazione ad entrare in Tunisia ad una delegazione della commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo. Lo si apprende da fonti parlamentari. In una lettera alla Delegazione dell’Ue a Tunisi che porta la data di ieri, il Ministero degli Esteri tunisino informa che “a delegazione della commissione Afet “non sarà autorizzata ad entrare nel territorio nazionale”. La missione, nota,confermata, malgrado il governo del Paese nordafricano avesse già espresso “più riserve al riguardo”. La missione era prevista da oggi al 16 settembre e faceva seguito a quella dell’aprile 2022. La commissione Afet intendeva “promuovere e sostenere un dialogo nazionale inclusivo” in Tunisia e “guardare nel memorandum d’intesa recentemente firmato tra Ue e Tunisia”.

E i socialisti chiedono la revoca dell’accordo Ue-Tunisia

E guarda caso il responsabile Esteri dell’Spd nel Parlamento Europeo, Dietmar Koester, chiede alla Commissione Europea “di revocare immediatamente il memorandum d’intesa con la Tunisia. In nessuna circostanza può essere un modello per altri accordi con altri Stati africani, come Ursula von der Leyen ha annunciato ieri nel suo discorso sullo stato dell’Unione”. Lo dichiara all’Adnkronos lo stesso Koester, uno degli eurodeputati che da oggi era in missione in Tunisia per la commissione Affari Esteri, missione stoppata dal governo di Tunisi, che nega l’ingresso nel Paese.