La storia di Geox, il cane abbandonato a Villa Pamphili: ora cerca adozione

Un sabato come tanti altri. Piove su Roma, ma il maltempo non ferma i membri del “Gruppo Camminare in Libertà a Villa Pamphili” che come ogni giorno attraversava il parco per la consueta camminata, lo scorso sabato 19 dicembre. Erano circa le 13 quando uno dei camminatori, che si occupa del soccorso animali, ha visto un bel cagnolone dal mantello grigio lucido, correre nei pressi della Biblioteca.
L’animale si è mostrato da subito confidente e affettuoso. Aveva l’aria di essere stato abbandonato. E cercava conforto in tutti quelli che lo hanno avvicinato. Appariva molto mansueto, seppure disorientato.

Il cane abbandonato a Villa Pamphili
“In breve eravamo tutti intorno a lui – racconta Alberto Messali, l’uomo che da quel giorno non ha che un obiettivo: quello di trovare una casa calda e accogliente per Geox (il nome glielo hanno dato a Muratella per la evidente allusione allo sport preferito dei “camminatori” – Io stesso avrei preferito portarmelo a casa, invece che attivare la procedura ma avendo un cane maschio (salvato anche lui in un rifugio) sapevo in partenza che ci sarebbero stati dei problemi. E poi mi sembrava giusto seguire le regole. ”
“Amo gli animali – ci tiene a precisare Messali – e l’ultima cosa che voglio è che quel bel cucciolo di appena un anno resti chiuso a lungo in un box. Vorrei tanto che trovasse una persona o una famiglia che lo merita. E subito! Perché ogni volta che lo devo lasciare è uno strazio per me”.



Cerca una famiglia
Erano stati in tanti a proporre un’alternativa per evitare a Geox il ricovero in canile, ma proprio quel pomeriggio era presente nel gruppo, tra gli altri, un veterinario che opera proprio a Muratella. “Abbiamo seguito i suoi consigli e chiamato i vigili. Li abbiamo attesi un’ora sotto la pioggia, ma infine sono arrivati, allertando come da prassi la Asl veterinaria per il prelievo del cane.
Da allora Geox ha molti amici che lo vanno a trovare per alleviargli il senso di prigionia. Primo fra tutti, Alberto che appena libero dagli impegni, corre a trovarlo, Ma anche la dottoressa Gioia Farnocchia, assessore alla Cultura, Sport, Pari Opportunità e Benessere del cittadino del Municipio XII di Roma che quel sabato pomeriggio si trovava anche lei in quel gruppo.
Insomma, il bel cucciolone raramente resta da solo. Ma sono trascorsi ormai quasi due mesi e soffre a rientrare nel box. La sua matricola è 20250066. Viene dato in adozione preferibilmente a persone energiche, abituate a cani di taglia grande. Nel frattempo è stato microchippato, castrato e testato. Non ha alcuna patologia. Se non un immenso bisogno di amore. “Sono disposto a passare il mantenimento in termini di cibo e cure per la durata di un anno a chi lo adotterà” – garantisce Messali.
Un’ottima premessa, ci sembra. Del resto Alberto e il suo gruppo non sono nuovi a iniziative di grande solidarietà. E non solo nei confronti dei nostri amici quattrozampe. Dopo aver organizzato corsi di primo soccorso, l’associazione ha donato anche un defibrillatore alla Villa ad uso e consumo di tutti i visitatori.
Rosanna Sabella