La Storta, malata di Sla a due passi dal rogo ignorato dal Comune

La Storta vigili del fuoco
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Tra la La Storta e Boccea, alla periferia della città, si sta consumando un autentico dramma. Il 5 marzo scorso in via Giaveno è scoppiato un incendio da una discarica abusiva. Da allora, una settimana fa, l’incendio non ha mai smesso di divampare. Dai rifiuti si leva un fumo nero, il cui odore acre impedisce alle 50 famiglie che abitano nei pressi di respirare. La vicenda è denunciata da Mauro Ferri, consigliere leghista del XIV Municipio.

La Storta, 50 famiglie non riescono a respirare

“Il municipio del quale fanno parte La Storta e Boccea è completamente abbandonato dall’amministrazione grillina, che non riesce a risolvere questa gravissima vicenda”, dice Ferri. “Ci sono 50 famiglie che non riescono a respirare a causa del fumo acre, e per giunta c’è una donna, ammalata di Sla, che è attaccata a un respiratore. E non può resistere oltre”. Ferri ha mobilitato vigili del fuoco, polizia locale, ha chiesto una riunione urgente al consiglio del XIV Municipio, ma senza ottenere nulla.

Inutili gli sforzi dei pompieri

“Devo ringraziare sia i vigili del fuoco sia la polizia locale per la loro professionalità, e la Protezione civile”, dice ancora Ferri. La situazione, come si può immaginare, è aggravata dall’emergenza coronavirus, e quindi le famiglie prigioniere non si possono neanche allontanare dalla zona. E’ urgente un tavolo sulla sicurezza, insiste Ferri, sperando che il Municipio lo convochi presto.

Ferri (Lega) il quartiere ha bisogno di aiuto

“Non possiamo perdere altro tempo – continua -. Sto provando a chiedere un intervento dell’Arpa e dell’Asl, è una situazione di pericolo per bambini, anziani e tutti i cittadini residenti, oltre 50 famiglie. Questa periferia poco attenzionata e abbandonata dai 5 stelle ha bisogno di aiuto. Lunedì presenteremo un esposto in procura e chiederemo conto anche alla  pubblica amministrazione per quanto sta accadendo. Sono giorni che aspettiamo una ruspa pressurizzata (per il fumo) che dovrebbe arrivare dal comune  e che non arriva mai”.

Il terreno era utilizzato come discarica abusiva

A quanto si apprende, nel giugno dell’anno scorso i cittadini tentarono di bloccare dei camion che sversavano immondizia sul quel terreno. Il proprietario del terreno fu arrestato e l’area posta sotto sequestro, Ma ciò non ha impedito che si appiccasse l’incendio che dura da una settimana. Altre persone, secondo notizie stampa furono coinvolte in quello che è risultato essere un giro di smaltimento illecito di rifiuti. Il proprietario del terreno vive nei pressi, e i residenti sono molto arrabbiati con lui, perché ritengono che abbia una qualche responsabilità in quanto sta accadendo alle loro famiglie.