“La strage di Ustica provocata da una bomba, indagate sul terrorismo mediorientale”

Ustica foto

Il 27 giugno 1980, al largo di Ustica, un DC-9 della società Itavia precipitò in mare provocando la morte di 81 persone. Sulla vicenda, come in ogni anniversario, infuria la polemica.

Il 25 giugno, Giuliana Cavazza, figlia di una delle 81 vittime della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980 e presidente onoraria dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica (Avdau) insieme a Flavia Bartolucci, presidente della stessa associazione e figlia del Generale Lamberto Bartolucci, hanno insieme presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bologna con il quale “chiedono al Procuratore di voler svolgere ogni accertamento ancora utile al fine di individuare gli autori ed i mandanti della strage (del DC9 Itavia ndr) e tutti i soggetti che hanno con gli stessi concorso anche tramite condotte attive od omissive che hanno agevolato la commissione della strage”.

In premessa dell’esposto, preparato dell’Avv. Gregorio Equizi, le due presidenti elencano tutte le evidenze emerse nel corso del lungo ed approfondito processo penale che hanno portato ad escludere con certezza ogni ipotesi di battaglia aerea nel corso della quale sia stato lanciato un missile contro il DC 9 ed a prendere conoscenza dei numerosi riscontri a favore di una esplosione interna nella toilette posteriore del velivolo.

Risultati questi acquisiti in fase istruttoria e confermati in fase dibattimentale, attraverso i quali è stato possibile “accertare che l’unica ipotesi tecnicamente sostenibile per spiegare la dinamica del disastro era quella dell’esplosione interna attribuibile ad una bomba collocata a bordo dell’aereo di linea Itavia IH870 I-TIGI”.

Giovanardi replica Bonaccini sulla strage di Ustica

“Il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha confermato in u n comunicato stampa che la verità sulla esplosione del DC 9 Itavia è contenuta in una sentenza di 20 anni fa. Concordo con lui perché come ebbi a suo tempo modo di spiegare in Parlamento, a nome del governo italiano, la Cassazione penale nel 2007 assolse con formula piena i generali dell’Aeronautica da ogni accusa di depistaggio e definì da fantascienza la tesi della battaglia aerea e del missile. In più è agli atti del processo penale la perizia, frutto del lavoro di una commissione tecnica sottoscritta da 11 tra i più famosi esperti aeronautici del mondo, che senza ombra di dubbio ha accertato nella esplosione di una bomba nella toilette posteriore di bordo la causa dell’abbattimento del DC 9, mai contraddetta da nessuna altra successiva perizia“. Così in una nota l’ex ministro Carlo Giovanardi.

“Film e sceneggiati hanno fuorviato la verità processuale”

“Dall’altra parte – continua – abbiamo film, commedie, sceneggiati, canzoni, mostre, istallazioni da luna park, purtroppo troppo spesso finanziati con soldi pubblici, che al massimo possono riferirsi ad una semplice probabilità di battaglia aerea di cui parlano le sentenze civili senza fare riferimento a nessun dato tecnico. Il vero e drammatico depistaggio lo fanno quelli che si ostinano a raccontare bugie su bugie, mentre sarebbe ancora possibile scoprire chi collocò allora la bomba a bordo in un momento di drammatico braccio di ferro tra l’Italia e la frangia estremista dei gruppi libico-palestinesi”.

Tutta la documentazione: dal sito della Camera dei deputati