La suocera di Soumahoro foraggiata anche da Raggi e Gualtieri: come la coop Karibu ce ne sono altre?

La parola Karibu, legata al nobile animale africano, sta assumendo sempre più i contorni di bestie molto meno gradevoli e decisamente più voraci. Ci mancava solo il clamoroso retroscena che vede spuntare finanziamenti alla coop gestita dalla suocera del deputato Soumahoro persino dal Campidoglio. Con le tasche dei contribuenti romani, prima la giunta di Virginia Raggi poi l’attuale del sindaco Roberto Gualtieri, sono state foraggiate le casse della cooperativa di Latina.
Il quotidiano “L’Identità“, in un servizio, ha ricostruito l’ammontare dei versamenti che dal Campidoglio sono stati destinati alla cooperativa. Oltre 2 milioni di euro dal 2016. La coop, scrive il quotidiano, «era accreditata come partner dell’amministrazione comunale per partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei». Questi soldi, si legge, arrivavano «regolarmente ogni trimestre, a volte con la causale ‘contratto di servizio di assistenza sociale residenziale e semiresidenziale, altri con la dicitura più generica di ‘contratto di servizio pubblico».

Le domande di Santori al Campidoglio su quei 2 milioni dati alla cieca
«Cifre altissime – fa notare Fabrizio Santori della Lega – che dal 2016 a oggi ammonterebbero a oltre due milioni di euro di cui duecentomila solo nel 2022 – spiega -. E’ necessario che gli assessori competenti riferiscano e siano immediatamente riunite le Commissioni capitoline preposte».
«Quanto accade – prosegue il capogruppo della Lega in Campidoglio – è una vergogna, un fiume di denaro uscito dalle tasche dei contribuenti per l’accoglienza e l’assistenza sociale sul cui destino si deve fare piena luce: quanti soldi, dal 2016, con la giunta Raggi, a oggi, con la giunta Gualtieri, sono stati pagati alla coop, e che cosa e’ stato fatto».
Quante coop come la Karibu sono finanziate senza venire controllate prima?
«Vogliamo leggere i bilanci – prosegue Santori -, sapere quanti bandi sono stati vinti da questa cooperativa anche a livello regionale, con la giunta Pd e M5S guidata da Zingaretti e D’Amato. E se siano mai arrivate prima lamentele dai lavoratori o da chi era loro vicino. Una situazione cosi’ grave – sottolinea – lascia pensare anche a una pressoché totale mancanza di controlli puntuali, seri e accurati, non soltanto sul piano economico e gestionale, ma anche su quello dei diritti del lavoro, per la sicurezza, l’igiene, la sanità e la condizione dei dipendenti. Di tutti questi dovuti controlli – conclude – attendiamo di conoscere il numero, le modalità e i contenuti».
Tuttavia. c’è un’altra domanda che tiene banco: quante altre coop dalla gestione perlomeno opaca, come la Karibu, sono oggi finanziate con soldi dei romani? Questa è la domanda alla quale in Campidoglio qualcuno deve rispondere ora. Prima di un nuovo scandalo.