La tromba d’aria nel sud del Lazio provoca danni per 20 milioni di euro

bomba dacqua nel lazio

Bomba d’acqua nel sud del Lazio. Serre e alberi abbattuti, capannoni scoperchiati, coltivazioni devastate, frane, strade crollate per la violenza della bomba d’acqua, fiumi di fango e trombe d’aria con danni per oltre 20 milioni di euro. Emerge dal monitoraggio della Coldiretti con la richiesta dello stato di calamità in riferimento all’ultima ondata di maltempo. Che imperversava nelle ultime ore dalla capitale Roma fino alle aree meridionali del Lazio tra Sabaudia, Terracina e Formia. Mentre l’allerta arancione della protezione civile esteso a Campania, Molise e Toscana e quello giallo in altre 11 regioni lungo la penisola.

La tromba d’aria conseguenza della tropicalizzazione

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. Con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo. Il tutto, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

La violenza del maltempo dopo un’estate “estrema”

La violenza del maltempo colpisce dopo una estate che dal punto di vista climatologico è stata la seconda più bollente mai registrata nella Penisola. Addirittura, con una temperatura media superiore di ben +2,06 gradi rispetto alla media. Addirittura su valori vicini al massimo registrato nel 2003, secondo la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che registra le temperature dal 1800. “Una situazione che fa salire il conto dei danni. In una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti – hanno superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale”.