La “vecchia gloria” del Testaccio deve rimanere al Comune di Roma

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Il Campo Testaccio a Roma è una leggenda. Oltre che un luogo storico. Costruito nel 1929 su progetto di Silvio Sensi, il padre di Franco, era un campo in tappeto erboso. Per edificare l’impianto Sensi si ispirò agli stadi britannici dell’epoca. Con quattro tribune di legno verniciate con i colori della Roma e una capienza di 20mila spettatori. La Roma ci giocò oltre dieci anni, per un totale di 161 partite. Pe run peridoo ci giocò anche la Rugby Roma. Nel 1940, diventato superato, se ne decise l’abbattimento. Ma nel 2000 fu riedificato sia pure in forma ridotta alla presenza di Francesco Rutelli e Franco Sensi, ospitando l’Associazione sportiva Testaccio a squadre giovanili della Roma. Negli anni successivi però l’impianto fu nuovamente abbandonato.

Il Testaccio campo storico della Roma

Adesso la giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera nella quale, insieme a Municipio I di Roma Capitale e ASP Asilo Savoia, viene stretto un accordo istituzionale. Volto al recupero e la restituzione alla fruizione pubblica dello storico Campo Testaccio ubicato nel Rione Testaccio tra via Monte de’ Cocci e Via Nicola Zabaglia, accanto alla Piramide Cestia e al Cimitero Acattolico a Roma. Tra l’altro, racocntano le cronache, negli anni Trenta chi non poteva pagare il biglietto andava in cima al monte dei cocci per vedere la partita: ma di lì si poteva vedere soltanto la metà del campo.

Non convince la soluzione della Regione Lazio

La soluzione raffazzonata trovata dalla Regione però non convince Fratelli d’Italia. ”L’impasse sul Campo Testaccio paga il caos del M5S e del Pd, sia a livello comunale che municipale. Abbiamo sempre sostenuto che trattandosi di un impianto storico era ragionevole che la struttura rimanesse al dipartimento comunale e non in capo al I Municipio, e su questo porteremo avanti la mozione affinché torni al Campidoglio. Campo Testaccio deve essere un distretto sportivo a beneficio della città, mentre il I Municipio ha preferito fare fughe in avanti pensando di destinare per il Campo un finanziamento regionale ed un soggetto attuatore senza attivare alcun iter di evidenza pubblica. Lo scrivono gli esponenti di Fdi, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio, Francesco Figliomeni presidente della commissione Sport, Fabrizio Ghera capogruppo alla Regione Lazio, Stefano Tozzi capogruppo nel I Municipio e Alessandro Cochi responsabile dipartimento Sport Fdi Roma.

“Sia il comune a riqualificare il Testaccio”

Che aggiungono: “Un atteggiamento singolare, tanto che molti residenti hanno mostrato perplessità in merito”. “Riteniamo – proseguono – che il Campo Testaccio possa tornare ad essere una realtà sportiva di rilievo. E che debba avere una riqualificazione degna e rimanere in carico al Comune con competenze certe”. FdI alla Pisana poi commenta: “Come al solito stanno solo perdendo tempo. M5S e Pd sono sempre alleati rissosi in Campidoglio e nei Municipi. Invece di preoccuparsi di ridare al più presto alla cittadinanza un spazio sportivo che è nella storia dell’As Roma e del calcio nella Capitale, pensano solo a litigarsi la futura gestione dell’impianto. Riteniamo che Campo Testaccio debba essere riqualificato e strutturato nel miglior modo. Per dare ai cittadini ai romani la possibilità di viverlo in tutte le sue funzioni, rimanendo sempre nella disponibilità del Comune di Roma. Come poi è giusto che sia, trattandosi di luogo simbolo storicizzato dello sport capitolino”.