La7, scoppia il fegato a Formigli: Bonaccini ringrazia il governo: “Meloni seria e competente”

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A Corrado Formigli, il giornalista di La7 sempre ipercritico con chi non la pensa come lui, e in particolare con il governo Meloni, ultimamente non glie ne va bene una. Dopo le continue discussioni con il direttore del Secolo d’Italia Italo Bocchino, a cui Formigli tenta di impedire di parlare quando dice cose contrarie alla sua visione manichea, adesso ci si è messo pure il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini a fargli venire il sangue amaro. E Bonaccini è riuscito in un colpo solo a far scoppiare il fegato due volta al compagno Formigli. La prima, quando ha sconfessato la sua segretaria Elly Schlein parlando bene della Meloni, e la seconda quando ha riconosciuto al governo di centrodestra un comportamento serio e coerente.

Il presidente dell’Emilia Romagna sconfessa la Schlein e lo stesso Formigli

Tutto è avvenuto a Piazza Pulita, la trasmissione condotta da Formigli, una specie di Telekabul di La7. Formigli pensava di avere gioco facile nel parlare male del governo con Bonaccini, ma ha fatto male i suoi conti. Bonaccini, infatti, classe 1967, viene dalla provincia di Modena ed è figlio di un camionista e di un’operaia, entrambi del Partito Comunista Italiano. Già è marcata la differenza con la Schlein. Ha fatto tutta la sua carriere politica nel partito: prima nel Pci, poi nel Pds, poi nel Pd del quale divenne il primo segretario regionale. Dopo essere stato consgiliere e assessore al comune di Modena, nel 2014 Bonaccini si candida, vincendo, alla presidenza della Regione Emilia Romagna, carica che confermerà nel 2020 superando di poco il 50% dei voti.

Il partito aveva scelto Bonaccini come segretario

La sua ascesa si ferma poche settimane fa, quando, pur avendo vinto le primarie del Pd per la carica a segretario, ossia i voti degli iscritti, tuttavia le primarie aperte hanno dato la vittoria a Elly Schlein, circostanza che sembra aver messo la pietra tombale al Pd odierno. Comunque, due persone del tutto diverse, e non aggiungiamo altro. Tornando a Piazza Pulita, Bonaccini fa venire i sudori freddi a Formigli con questa frase: “Con Meloni ho un ottimo rapporto. Ho trovato una persona disponibile e seria, sta facendo quello che ha detto a noi; e vedremo se manterrà gli impegni. I primi atti sono molto positivi. Il commissario non si può fare in 24 o 48 ore, ora pensiamo all’emergenza”. Formigli frettolosamente passa ad altro congedando il governatore dell’Emilia Romagna che era stato con il premier e la commissaria Ue Ursulta von der Leyen.

La Schlein poco prima aveva sparso veleno sul governo

Quanto Elly Schlein, al solito, collegata fino a poco prima, non aveva mancato di gettare veleno su Meloni, il governo, per la presunta occupazione della Rai. Incredibile, questo, dopo che per decenni Pci, Psi e Dc hanno lottizzato vegrognosamente la Rai per i loro scopi, con tanti saluti alla libertà di informazione. Ma a parte questo, Bonaccini invece più volte in questi giorni ha ringraziato pubblicamente Meloni e i ministri per la vicinanza formale e sostanziale. Bonaccini neanche smania per la questione sul commissario sulla quale Formigli invece lo vorrebbe portare senza riuscirci. Detto questo, Bonaccini commissario alla ricostruzione sarebbe una buona soluzione, per una serie ovvia di motivi.